Attacchi hacker Ddos durante le elezioni europee
Mentre i Paesi Bassi sono alle prese con le elezioni europee, diversi partiti politici hanno denunciato attacchi informatici ai loro siti web. Tra i partiti colpiti figurano l’ultradestra Pvv di Geert Wilders, i cristiano-democratici Cda e i populisti del Forum per la democrazia (FvD) di Thierry Baudet. Gli attacchi, di tipo Ddos (distributed denial-of-service), hanno avuto l’obiettivo di rendere inaccessibili i siti web dei partiti, impedendo ai cittadini di accedere alle informazioni e di partecipare al dibattito politico.
La rivendicazione di HackNet
La responsabilità degli attacchi è stata rivendicata su Telegram da HackNet, un gruppo che si definisce filo-russo. Questo ha suscitato preoccupazioni per l’integrità del processo elettorale e per la possibile influenza russa sulle elezioni nei Paesi Bassi. La rivendicazione di HackNet, se confermata, sarebbe un grave segnale dell’intenzione di interferire con le elezioni democratiche in Europa.
Le reazioni dei partiti colpiti
Il Cda ha condannato l’attacco, definendolo “un attacco alle elezioni libere e democratiche”. Il partito ha annunciato che presenterà denuncia alle autorità competenti. Thierry Baudet, leader del FvD, ha invece reagito con ironia, scrivendo su X (ex Twitter) “Attacco Matrix. I russi?”, alludendo ai timori di ingerenza russa. La sua reazione, sebbene ironica, non minimizza la gravità dell’attacco e la potenziale minaccia alla democrazia.
La minaccia delle interferenze esterne
Gli attacchi hacker Ddos durante le elezioni europee nei Paesi Bassi evidenziano la crescente minaccia delle interferenze esterne nei processi democratici. La rivendicazione di un gruppo filo-russo solleva seri interrogativi sulla possibile influenza russa sulle elezioni in Europa. È fondamentale che le autorità competenti indagino a fondo su questi attacchi e adottino misure per proteggere l’integrità del processo elettorale.