Cinque egiziani a processo per violenza sessuale di gruppo
Cinque egiziani maggiorenni saranno processati per violenza sessuale di gruppo su una tredicenne, avvenuta il 30 gennaio scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini a Catania. Il gip ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dalla sostituto Anna Trinchillo, fissando la prima udienza per il prossimo 24 settembre davanti la seconda sezione penale del Tribunale.
Quattro degli imputati sono in carcere, mentre un quinto, che ha collaborato alle indagini, è agli arresti domiciliari.
L’aggressione e le indagini
L’aggressione è avvenuta il 30 gennaio scorso, nei bagni pubblici della Villa Bellini, alla presenza del fidanzato 17enne della vittima. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Catania, hanno portato all’arresto dei cinque egiziani maggiorenni. Determinanti nelle indagini sono state le dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato, che hanno denunciato la violenza e poi riconosciuto gli aggressori.
Il processo e la posizione degli altri indagati
Le testimonianze della vittima e del suo fidanzato sono state acquisite durante un incidente probatorio che si è svolto davanti ai due gip, distrettuale e per i minorenni. Le dichiarazioni sono state acquisite agli atti dei due procedimenti e saranno riversate direttamente nel fascicolo del processo.
Per la violenza sessuale di gruppo alla tredicenne sono indagati e detenuti altri due egiziani non maggiorenni, la cui posizione è al vaglio della Procura per i minorenni di Catania, diretta da Carla Santocono.
Un fatto gravissimo che richiede la massima attenzione
Il caso della violenza sessuale di gruppo su una tredicenne a Catania è un fatto gravissimo che richiede la massima attenzione. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili siano puniti con la massima severità. La violenza sessuale è un crimine odioso che non può essere tollerato e la società deve fare tutto il possibile per proteggere le vittime e prevenire simili tragedie.