
La sentenza della Consulta e la posizione di Holzeisen
La sentenza 50/2024 della Corte costituzionale ha bocciato la cosiddetta “via altoatesina” durante la pandemia, nella parte in cui sanzionava la violazione dell’obbligo gravante sui titolari e i gestori dei servizi di ristorazione di richiedere ai clienti l’esibizione del green pass. Questa sentenza ha importanti implicazioni per la posizione di Renate Holzeisen, consigliera provinciale e avvocata del movimento no vax, che risulta tuttora parte in causa in tre processi contro la Provincia di Bolzano per sanzioni ricevute durante la pandemia. Un procedimento giuridico in corso con la Provincia sarebbe infatti motivo di incompatibilità con la carica di consigliere o consigliera.
La Commissione di convalida e la seconda audizione
La Commissione di convalida del Consiglio provinciale, riunita questa mattina, ha esaminato la posizione giuridica di Holzeisen. I componenti dell’organo hanno assunto la decisione unanime di invitare la consigliera a una seconda audizione (la prima era stata fatta a febbraio), per verificarne le intenzioni. L’audizione si svolgerà il 2 luglio. La Commissione ha spiegato in una nota che l’approccio nella decisione odierna è stato quello di tenere conto della volontà degli elettori e allo stesso tempo di rispettare la legge.
Il dilemma tra la volontà degli elettori e la legge
La vicenda di Holzeisen solleva un dilemma complesso tra la volontà degli elettori, che hanno scelto di eleggerla, e la necessità di rispettare la legge. La sentenza della Consulta ha stabilito che la “via altoatesina” era illegittima, ma non ha espresso un parere sull’incompatibilità di Holzeisen con la carica di consigliera. La Commissione di convalida dovrà valutare attentamente le intenzioni della consigliera e la sua posizione nei confronti dei processi in corso, tenendo conto di entrambi gli aspetti.