Protesta a Milano: la comunità ebraica chiede la liberazione degli ostaggi e critica Sala
Un flash mob organizzato dalla comunità ebraica di Milano si è svolto davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini ebrei milanesi, che hanno espresso la loro preoccupazione per la sorte dei connazionali e hanno criticato la posizione del sindaco Giuseppe Sala sulla questione della bandiera palestinese.
Il presidente della comunità ebraica, Walker Meghnagi, ha accusato Sala di essere di parte, sostenendo che la sua apertura alla discussione in Consiglio comunale sulla possibilità di esporre la bandiera palestinese sulla facciata del Comune dimostra un’inclinazione a favore di una sola parte del conflitto. Meghnagi ha ricordato che Sala, in passato, aveva rifiutato di esporre uno striscione che chiedeva la liberazione degli ostaggi, e si è chiesto perché oggi non possa adottare una posizione più equilibrata, proponendo l’esposizione di entrambe le bandiere con un messaggio di pace.
Le parole di Meghnagi: “Milano è con noi per la pace”
“Questa manifestazione l’abbiamo voluta proprio qui davanti a Palazzo Marino per dire al sindaco di Milano Giuseppe Sala che è già di parte, perché ha già detto quello che pensa: vuole esporre la bandiera palestinese”, ha spiegato Meghnagi. “Allora io chiedo per quale motivo per mesi ha rifiutato di mettere solo lo striscione che avevano proposto, ‘liberate gli ostaggi’ – ha aggiunto -. Mi chiedo perché oggi non possa dire, ‘noi mettiamo la bandiera palestinese e anche quella israeliana con sotto una scritta uniti per la pace’. Perché una posizione così netta?”
Meghnagi ha sottolineato che la comunità ebraica di Milano si sente parte integrante della città e che desidera un clima di pace e di unità. “Noi siamo cittadini italiani, di religione ebraica e siamo milanesi, e la città di Milano è con noi per la pace, per superare questo momento e non per dividerci”, ha concluso Meghnagi, aggiungendo che sarebbe “un sogno” vedere il sindaco Sala in piazza con loro.
Un momento delicato per Milano
La protesta della comunità ebraica di Milano solleva un punto cruciale: la necessità di un approccio equilibrato e sensibile alle questioni internazionali che coinvolgono la città. In un momento di tensione come quello attuale, è fondamentale che le istituzioni locali dimostrino un’attenzione particolare alle diverse comunità e promuovano un clima di dialogo e di pace. La scelta di esporre o meno una bandiera, seppur simbolica, può avere un forte impatto sul tessuto sociale e sulle relazioni interpersonali, e richiede una ponderata riflessione da parte di tutti gli attori coinvolti.