
Ristrutturazione in corso per la riapertura del carcere di Alba
Il carcere di Alba (Cuneo), chiuso nel 2016 a causa di un’epidemia di legionella, è in fase di ristrutturazione e dovrebbe riaprire entro un anno. La promessa è arrivata dal sottosegretario alla Giustizia con delega al Trattamento dei detenuti, Andrea Ostellari, che ha visitato l’istituto oggi, insieme al garante regionale dei detenuti Bruno Mellano e al senatore Giorgio Maria Bergesio.
L’obiettivo è quello di riaprire tutte le ali del carcere e portare la capienza a 180 detenuti. Attualmente la struttura ospita 34 internati e 8 semiliberi. I lavori, iniziati nel 2022, avrebbero dovuto concludersi ad ottobre scorso, ma si prevede ora un completamento entro un anno.
Un investimento di 6 milioni per un carcere modello
L’investimento complessivo per la ristrutturazione del carcere di Alba è di oltre 6 milioni di euro, di cui 4,5 milioni per i lavori interni e 1,6 milioni per i lavori esterni. L’obiettivo è quello di creare un carcere modello, con spazi detentivi idonei e una forte attenzione alla formazione e al lavoro.
“L’impegno – ha detto Ostellari – è di rivederci tra un anno per inaugurare un carcere modello: avrà spazi detentivi idonei e capacità di investire sulla formazione e il lavoro, cosa che già oggi si fa in piccolo.”
Formazione e lavoro al centro del progetto
Il carcere di Alba, già dal 2005, è dotato di una vigna interna, dove, in collaborazione con l’Istituto enologico albese, si producono 3mila bottiglie di vino rosso all’anno. Attualmente 12 reclusi lavorano a turni nella vigna. Il progetto di ristrutturazione punta a ampliare queste iniziative, offrendo ai detenuti la possibilità di imparare un mestiere e di inserirsi nel mondo del lavoro al termine della pena.
La riapertura del carcere di Alba rappresenta un investimento importante per il territorio, non solo in termini di sicurezza, ma anche di opportunità di reinserimento sociale per i detenuti. La creazione di un carcere modello, con una forte attenzione alla formazione e al lavoro, potrebbe contribuire a migliorare le condizioni di vita dei detenuti e a favorire il loro reinserimento sociale.
Un’opportunità per il territorio
La riapertura del carcere di Alba rappresenta un’opportunità per il territorio, non solo in termini di sicurezza, ma anche di opportunità di reinserimento sociale per i detenuti. La creazione di un carcere modello, con una forte attenzione alla formazione e al lavoro, potrebbe contribuire a migliorare le condizioni di vita dei detenuti e a favorire il loro reinserimento sociale. L’investimento di 6 milioni di euro dimostra l’impegno del governo per la riqualificazione del sistema carcerario italiano, con l’obiettivo di creare istituti che siano non solo luoghi di detenzione, ma anche luoghi di rieducazione e di reinserimento sociale.