Ten Ten: come funziona la nuova app che fa impazzire i ragazzi francesi
Ten Ten è una nuova app che sta spopolando tra gli adolescenti francesi. L’applicazione, scaricabile su iPhone e Android, consente di parlare a qualsiasi altro utente in tempo reale tramite l’altoparlante del telefono, come se i due cellulari fossero dei walkie-talkie. “Canta, grida, sussurra…i tuoi amici di ascolteranno in tempo reale, anche quando il loro cellulare è bloccato!” promette Ten Ten, che si scarica su iPhone e apparecchi Android nella categoria “social network”.
Le preoccupazioni del governo e delle famiglie
La grande diffusione di Ten Ten sta però suscitando preoccupazione nelle famiglie, nei professori e nel governo francese. Il ministero dell’Interno ha espresso preoccupazione per il rischio di molestie online e di violazione della privacy, sottolineando che l’applicazione rileva automaticamente l’indirizzo IP, la localizzazione e altre informazioni sensibili. Alcune famiglie hanno denunciato il problema: i telefoni si mettono a squillare in qualsiasi momento, di giorno o di notte, anche se la app è spenta e non c’è verso di bloccarli se non spegnendo il cellulare o scegliendo la modalità “non disturbare”.
Le implicazioni per la privacy e la sicurezza
La capacità di Ten Ten di accedere a informazioni sensibili come l’indirizzo IP e la localizzazione solleva serie preoccupazioni per la privacy e la sicurezza dei giovani utenti. La possibilità di ricevere chiamate in qualsiasi momento, anche quando il telefono è bloccato, potrebbe essere utilizzata per molestie e stalking. Inoltre, l’utilizzo di Ten Ten potrebbe distrarre i ragazzi dalle loro attività quotidiane, come la scuola o il lavoro, e potrebbe portare a un uso eccessivo del telefono.
Un nuovo dilemma per la società digitale
La diffusione di Ten Ten pone un nuovo dilemma per la società digitale. Da un lato, l’app offre un nuovo modo di comunicare e di interagire con gli amici. Dall’altro, solleva seri dubbi sulla privacy e la sicurezza dei giovani utenti. È importante che i genitori, le scuole e le autorità prendano provvedimenti per educare i giovani sull’uso responsabile delle tecnologie e per tutelare la loro privacy online.