Il 35° anniversario della repressione di piazza Tienanmen
Il 4 giugno 1989, la Cina inviò truppe e carri armati contro i manifestanti pacifici e pro-democrazia nella piazza centrale di Pechino, ponendo fine a settimane di proteste che chiedevano un cambiamento politico. L’evento, noto come la repressione di piazza Tienanmen, fu un momento di svolta nella storia cinese, segnando una dura repressione delle aspirazioni democratiche del popolo.
Il messaggio del presidente taiwanese Lai Ching-te
In occasione del 35° anniversario della repressione, il presidente taiwanese Lai Ching-te ha rilasciato una dichiarazione forte e significativa, affermando che i ricordi del 4 giugno non scompariranno “nel torrente della storia”. Lai ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di Tienanmen, non solo per ricordare le vittime, ma anche per ricordare il valore della democrazia e della libertà. “Dobbiamo rispondere all’autocrazia con la libertà e affrontare l’ascesa dell’autoritarismo con coraggio”, ha aggiunto il leader taiwanese, evidenziando il contesto attuale di crescente autoritarismo in diversi Paesi del mondo.
La censura in Cina e la memoria di Tienanmen
L’argomento di piazza Tienanmen è particolarmente delicato per i leader comunisti cinesi, che censurano severamente ogni menzione della repressione nel Paese. Questo fatto ha portato molti giovani cinesi a non essere consapevoli di questa parte della storia del loro Paese. La censura del governo cinese dimostra la sua paura di una memoria libera e il suo tentativo di controllare la narrazione storica. Tuttavia, la memoria di Tienanmen continua a vivere, sia all’interno della Cina, dove si sussurra tra le persone, sia all’estero, dove viene ricordata da coloro che credono nella democrazia e nella libertà.
Le tensioni tra Taiwan e la Cina
Taiwan e la Cina sono in stato di tensione da decenni, con la Cina che ritiene l’isola una delle sue province, che non è ancora riuscita a riunificare nel suo territorio dopo la fine della guerra civile. La Cina ha accusato Lai di spingere l’isola verso la “guerra”, accusandolo di essere un “pericoloso separatista”. Queste accuse sono state respinte dal governo taiwanese, che ha ribadito il suo impegno per la democrazia e la libertà dell’isola.
Il peso della memoria e la lotta per la democrazia
La commemorazione di Tienanmen da parte di Lai Ching-te è un potente richiamo alla memoria e alla lotta per la democrazia. In un mondo in cui l’autoritarismo è in ascesa, è fondamentale ricordare gli eventi del passato per non ripeterli e per difendere i valori universali di libertà e giustizia. La memoria di Tienanmen serve come un monito per tutti coloro che si battono per un futuro più democratico e libero.