Cuspra: un nuovo metodo per misurare la resilienza degli ecosistemi
Il mondo sta cambiando e con esso anche i nostri ecosistemi. Dalle barriere coralline ai banchi di merluzzi, fino allo scioglimento dei ghiacci, l’ambiente è sottoposto a continui stress a causa dei cambiamenti climatici. Per la prima volta, è possibile capire con esattezza quanto gli ecosistemi siano in grado di resistere a questi cambiamenti grazie al metodo statistico Cuspra, sviluppato da un team internazionale di ricercatori.
“I cambiamenti di regime sono sempre più frequenti e stanno avvenendo in molti sistemi naturali: desertificazione, transizione di ecosistemi marini complessi come le barriere coralline, scioglimento dei ghiacci sono solo alcuni esempi”, osserva Camilla Sguotti, ricercatrice del dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e prima autrice dello studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.
La resilienza degli ecosistemi: una sfida per il futuro
Secondo il Rapporto globale sui punti critici degli ecosistemi (Global Tipping Point), pubblicato nell’ambito della COP 28 e al quale ha contribuito la stessa Sguotti, “25 sistemi della biosfera sono già andati incontro a queste dinamiche”. Tuttavia, i metodi finora utilizzati per stimarne la resilienza “sono difficilmente applicabili alle serie temporali degli ecosistemi reali, che spesso sono brevi e molto variabili”, spiega la ricercatrice.
“Per questo abbiamo sviluppato l’approccio Cuspra, che stima la resilienza degli ecosistemi a pressioni esterne”. Cuspra è l’estensione di un modello matematico-statistico che permette di quantificare la resilienza di un ecosistema calcolandola come la distanza da un cambiamento irreversibile. Questo metodo innovativo offre uno strumento prezioso per comprendere la capacità di adattamento degli ecosistemi e per guidare le strategie di conservazione e gestione.
Un passo avanti per la sostenibilità ambientale
La ricerca di Sguotti e del suo team rappresenta un passo avanti fondamentale per la comprensione della resilienza degli ecosistemi e per la definizione di strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici. La capacità di misurare con precisione la resilienza degli ecosistemi è un elemento chiave per la sostenibilità ambientale e per la protezione della biodiversità.
Cuspra offre un nuovo strumento per valutare l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi e per guidare le decisioni politiche in materia di ambiente. La sua applicazione potrebbe contribuire a preservare la salute degli ecosistemi e a garantire la loro capacità di fornire servizi essenziali per la vita umana.
Il futuro della resilienza
La ricerca di Sguotti e del suo team apre nuove prospettive per la comprensione della resilienza degli ecosistemi e per la gestione dei cambiamenti climatici. Cuspra rappresenta uno strumento prezioso per valutare la capacità di adattamento degli ecosistemi e per guidare le strategie di conservazione e gestione. Tuttavia, è importante sottolineare che la resilienza degli ecosistemi è un processo complesso e multifattoriale. La sua misurazione è solo un primo passo per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e per garantire la sostenibilità ambientale a lungo termine.