La minaccia russa agli istruttori occidentali in Ucraina
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha lanciato un avvertimento esplicito agli istruttori occidentali che stanno addestrando le forze ucraine. Peskov ha dichiarato che la Russia considera legittimo obiettivo militare qualsiasi struttura utilizzata dalle forze ucraine, compresi gli istruttori stranieri.
“Che siano francesi o meno, non importa. Se si trovano in territorio ucraino e prendono parte alle ostilità, sono legittimi obiettivi militari”, ha detto Peskov, citato dall’agenzia Interfax.
Questa dichiarazione rappresenta un’escalation verbale da parte di Mosca, che finora aveva evitato di puntare il dito direttamente contro gli istruttori stranieri in Ucraina. La Russia ha però ripetutamente accusato gli Stati Uniti e i suoi alleati di alimentare il conflitto fornendo armi e aiuti militari all’Ucraina.
Le implicazioni della dichiarazione di Peskov
La dichiarazione di Peskov ha suscitato preoccupazione in Occidente, soprattutto alla luce delle recenti notizie su un crescente coinvolgimento militare diretto di Stati Uniti e NATO nel conflitto. Gli Stati Uniti hanno inviato centinaia di soldati in Ucraina per addestrare le forze ucraine, e si stima che siano presenti anche istruttori da altri paesi NATO.
La minaccia di Mosca di colpire gli istruttori stranieri potrebbe aumentare il rischio di un’escalation del conflitto. Se la Russia dovesse attaccare un gruppo di istruttori stranieri, questo potrebbe portare a una risposta da parte della NATO, con conseguenze imprevedibili.
Un’escalation pericolosa
La dichiarazione di Peskov è un segnale preoccupante che indica una possibile escalation del conflitto. La Russia sta aumentando la posta in gioco, rendendo chiaro che non esiterà a colpire obiettivi occidentali in Ucraina. È importante che la comunità internazionale si impegni per evitare un’escalation pericolosa e per cercare una soluzione diplomatica al conflitto.