Le Borse europee chiudono in rosso
Le Borse europee hanno chiuso la giornata di oggi in territorio negativo, con l’indice Stoxx 600 che ha perso lo 0,2%. Il calo è stato guidato dai settori dell’energia e delle banche, in seguito alla decisione dell’Opec+ di mantenere invariata la produzione di petrolio e alle incertezze sulla politica monetaria della Fed.
Energia e banche in difficoltà
Il settore energetico ha subito un calo del 2,5%, in linea con il prezzo del petrolio. Il Wti è sceso a 73,1 dollari al barile, con una flessione dell’1,4%, e il Brent si attesta a 77,2 dollari (-1,3%).
Anche le banche hanno subito un forte calo, con un ribasso del 1,7%. Tra i titoli più colpiti, Unicredit e Bper hanno ceduto il 3,2%, seguite da Mps (-2,9%), Banco Bpm (-2,2%) e Intesa (-1,8%).
Preoccupazioni per la Fed e la Bce
Sul fronte della politica monetaria, gli investitori sono preoccupati per le prossime decisioni della Fed. La Bce, invece, è pronta a tagliare i tassi, ma la situazione rimane incerta.
Seduta positiva per le utility
Il settore delle utility ha chiuso in positivo, con un rialzo dello 0,8%. Il prezzo del gas è sceso ad Amsterdam, con le quotazioni che hanno segnato una flessione del 3,9% a 34,6 euro al megawattora.
A Piazza Affari
A Piazza Affari, Saipem ha scivolato del 4,1%, seguita da Eni (-2,9%) e Tenaris (-1%).
Tra i titoli a minor capitalizzazione, Alkemy è in rialzo del 1,7% a 11,80 euro, avvicinandosi al prezzo dell’Opa di Retex fissato a 12 euro.
Un momento di incertezza
Le Borse europee si trovano in un momento di incertezza, con gli investitori che cercano di decifrare i segnali economici e le prossime mosse delle banche centrali. La decisione dell’Opec+ di mantenere invariata la produzione di petrolio ha contribuito al calo del prezzo del greggio, mentre le prospettive di un taglio dei tassi da parte della Bce offrono un barlume di speranza. Tuttavia, le incertezze sulla politica monetaria della Fed e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sui mercati.