I dati sulla manifattura spingono le Borse europee
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in rialzo, con l’indice Stoxx 600 che ha guadagnato lo 0,4%. Il comparto tecnologico è stato il migliore performer, con un rialzo dello 0,9%, mentre il settore bancario ha guadagnato lo 0,7% e quello assicurativo lo 0,5%. A spingere le Borse sono stati i dati positivi sull’indice Pmi della manifattura in Eurozona e Germania, che hanno mostrato un rialzo in linea con le attese. I dati suggeriscono che l’economia europea sta mostrando segnali di resilienza, nonostante le sfide inflazionistiche e geopolitiche.
L’attenzione si concentra sulle banche centrali
L’attenzione degli investitori si concentra ora sulle decisioni delle banche centrali, con la Bce, il Canada e la Polonia che si riuniranno questa settimana. Gli investitori sono in attesa di capire se le banche centrali manterranno il loro percorso di rialzo dei tassi di interesse, o se inizieranno a rallentare, vista l’incertezza economica globale. La Bce è attesa a decidere sui tassi di interesse il 14 settembre, mentre il Canada e la Polonia si riuniranno rispettivamente il 7 e l’8 settembre.
L’euro scende sul dollaro
Sul fronte valutario, l’euro è sceso a 1,0836 sul dollaro. La debolezza dell’euro è dovuta in parte all’incertezza sulla politica monetaria della Bce e alle preoccupazioni per la crescita economica dell’Eurozona. La divisa europea è stata anche penalizzata dalle recenti dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha lasciato intendere che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione.
Il comparto energetico sale in linea con il prezzo del petrolio
Il comparto energetico è salito dello 0,5%, in linea con il prezzo del petrolio dopo le decisioni dell’Opec. Il Wti si attesta a 77 dollari al barile (+0,05%) e il Brent a 81 dollari (+0,01%). L’Opec ha recentemente annunciato di voler mantenere invariata la produzione di petrolio, il che ha contribuito a sostenere i prezzi del greggio.
Le utility in lieve rialzo, il gas sale del 5,5%
Le utility hanno registrato un lieve rialzo dello 0,1%, mentre il prezzo del gas è salito del 5,5% a 36,10 euro al megawattora. Il prezzo del gas è stato sostenuto dalle incertezze sulla fornitura di gas naturale dalla Russia e dalla domanda in aumento in vista dell’inverno.
Il settore farmaceutico in calo
Il settore farmaceutico è sceso dell’1%, con Gsk che ha perso il 9% dopo la sentenza del tribunale di Delaware su un contezioso per il farmaco Zantac. Il tribunale ha stabilito che Gsk è responsabile per i danni causati dal farmaco, il che ha portato a un calo delle azioni della società.
I rendimenti dei titoli di Stato in lieve calo
I rendimenti dei titoli di Stato sono in lieve calo. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 130 punti, con il tasso del decennale italiano che scende di 4 punti base al 3,93 per cento. Il calo dei rendimenti è dovuto in parte alle aspettative di un rallentamento della crescita economica globale e alle incertezze sulla politica monetaria delle banche centrali.
Un quadro complesso
Il mercato azionario europeo si trova in un contesto complesso, con le incertezze economiche globali che pesano sulle prospettive di crescita. Le decisioni delle banche centrali saranno cruciali per determinare il futuro dei mercati finanziari. Il settore tecnologico è stato il migliore performer della giornata, ma è importante ricordare che il settore è stato uno dei più colpiti dalla recente volatilità del mercato. Il comparto energetico è stato sostenuto dai prezzi del petrolio, ma le prospettive a lungo termine per il settore sono incerte, date le politiche di transizione energetica in atto in molti paesi.