Veronesi ribadisce la sua decisione di non partecipare alla Buchmesse
Sandro Veronesi, primo scrittore italiano a rinunciare alla delegazione italiana alla Buchmesse di Francoforte 2024, ha ribadito la sua decisione di non partecipare all’evento. L’annuncio è arrivato in seguito all’invito dell’Associazione Italiana Editori agli autori coinvolti nel programma a essere presenti alla Buchmesse all’interno del Padiglione italiano. Veronesi, in una dichiarazione all’ANSA, ha spiegato che le motivazioni fornite dal Commissario Straordinario del Governo per l’esclusione di Roberto Saviano non sono sufficienti a cambiare la sua opinione. “Non cambio idea da un giorno all’altro”, ha affermato Veronesi, riferendosi alle dichiarazioni di Innocenzo Cipolletta, presente alla conferenza stampa a Francoforte. “La cosa per cui non ci vado esiste ancora perché sono risposte che Mazza ha dato in conferenza stampa. Io mi sono sbilanciato per primo e non ci vado”, ha aggiunto Veronesi, facendo riferimento alle ragioni con cui il Commissario Straordinario ha giustificato l’esclusione di Saviano.
Veronesi: “Mi dispiace molto per Francoforte, ma non cambierò idea”
Veronesi ha espresso la sua delusione per la situazione e ha affermato che non sarà presente alla fiera, pur riconoscendo la sua importanza. “Mi dispiace molto per Francoforte, è la importante fiera nel mondo”, ha sottolineato lo scrittore. “Questa volta c’era l’onore riservato all’Italia, ma ormai mi sembra che ce lo siamo giocato, non mi piacerebbe giocarmi anche il mio cambiando idea dopo quello che ho detto”, ha aggiunto. Veronesi ha poi precisato che sarà presente alla Buchmesse in un’altra occasione, ma non con la delegazione italiana. “Ci andrò un’altra volta”, ha affermato. “Non ero stato invitato dai tedeschi. Se si renderà necessario per lavoro, se Elisabetta Sgarbi vorrà fare qualcosa per il libro potrei anche andare”, ha concluso.
Un’occasione persa per l’Italia?
La decisione di Veronesi di non partecipare alla Buchmesse è un segnale forte che evidenzia la profonda divisione all’interno del mondo culturale italiano. La scelta di escludere Saviano dalla delegazione italiana ha suscitato molte polemiche e ha messo in discussione la credibilità dell’Italia come Ospite d’Onore. La rinuncia di Veronesi, insieme alle critiche di altri autori, rischia di danneggiare l’immagine dell’Italia all’estero e di compromettere il successo della partecipazione italiana alla Buchmesse.