Strage a Bureij: sei morti, tra cui donne e bambini
Un nuovo bombardamento israeliano ha colpito stanotte una casa nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo sei persone, tra cui donne e bambini, e ferendone altre 15. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
L’attacco, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 novembre, ha causato la distruzione dell’abitazione e l’incendio di edifici adiacenti. Le vittime, secondo Wafa, sono state identificate come:
- Fatima Abu al-Rish, 45 anni
- Mohammed Abu al-Rish, 12 anni
- Aisha Abu al-Rish, 8 anni
- Ahmed Abu al-Rish, 6 anni
- Khaled Abu al-Rish, 4 anni
- Ali Abu al-Rish, 2 anni
Le autorità sanitarie palestinesi hanno confermato il decesso delle sei persone e hanno dichiarato che le ferite riportate dalle altre 15 sono di diversa gravità.
Quattro morti in un raid a Nuseirat
Ieri sera, quattro persone hanno perso la vita in un altro raid israeliano, questa volta nel campo profughi di Nuseirat, sempre nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito sempre l’agenzia di stampa Wafa. Le vittime, secondo la Wafa, erano tutte uomini adulti. Le loro identità non sono state ancora rese note.
Bilancio delle vittime: oltre 36.000 morti e 82.000 feriti
Il bilancio delle vittime nell’enclave palestinese dal 7 ottobre è salito ad almeno 36.439 morti e 82.627 feriti, stando ai dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. Questi numeri, forniti dal Ministero della Sanità palestinese, sono probabilmente sottostimati, dato che molte vittime non sono state ancora identificate e che l’accesso alle aree colpite dai bombardamenti è limitato.
Un’escalation tragica: la necessità di un cessate il fuoco
La situazione a Gaza è sempre più tragica. I continui bombardamenti israeliani stanno causando un numero sempre crescente di vittime civili, tra cui donne e bambini. È urgente la necessità di un cessate il fuoco immediato per evitare ulteriori tragedie e permettere l’accesso di aiuti umanitari alle popolazioni colpite. La comunità internazionale deve fare pressione su entrambe le parti per trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto.