La Procura di Roma indaga sullo zio di Emanuela Orlandi
La procura di Roma sta conducendo una nuova indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, con un focus sul ruolo di Mario Meneguzzi, lo zio della ragazza. I cugini Meneguzzi, figli di Mario, sono stati recentemente interrogati dalla procura, insieme alle sorelle di Emanuela Orlandi. Sebbene non siano stati resi noti i dettagli degli interrogatori, è chiaro che la procura sta cercando di approfondire il contesto familiare e il ruolo di Mario Meneguzzi nella vicenda.
La commissione parlamentare procede con nuovi consulenti
Nel frattempo, la commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi ha proseguito i suoi lavori, con la nomina di nuovi consulenti, tra cui gli avvocati Alessandro Cardia, Laura Capraro, Letizia Coassin e Vittorio Palamenghi, il giornalista e scrittore Igor Patruno, l’ex magistrato Guido Salvini e lo storico Alberto Melloni. La commissione si sta concentrando sull’analisi di documenti e testimonianze, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle scomparse delle due ragazze.
Le dichiarazioni di Giorgio Meneguzzi
Le indagini sulla figura di Mario Meneguzzi sono state avviate dopo le dichiarazioni di Giorgio Meneguzzi, uno dei cugini di Emanuela Orlandi. Meneguzzi, che all’epoca della scomparsa di Emanuela era un giovane ventenne, ha espresso sorpresa per essere stato interrogato dalla procura dopo 41 anni. Le sue dichiarazioni hanno portato alla segretazione della seduta della commissione parlamentare, che non vuole sovrapporsi al lavoro della magistratura.
Il ruolo di Mario Meneguzzi
Mario Meneguzzi era una persona molto vicina al padre di Emanuela, Ercole, e ha avuto un ruolo importante nella gestione dei contatti con i telefonisti dopo la scomparsa della ragazza. La sua figura è stata tirata in ballo l’estate scorsa, quando un servizio de La7 svelò che un dossier acquisito dalla Segreteria di Stato conteneva una confessione di Natalina Orlandi, in cui dichiarava di aver subito delle avances da parte dello zio Mario nel 1978. La procura di Roma sta ora cercando di capire se Mario Meneguzzi avesse un legame con la scomparsa di Emanuela, o se fosse semplicemente una figura chiave nel contesto familiare.
Le dichiarazioni di Pietro Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha confermato che le sue sorelle e i cugini Meneguzzi sono stati interrogati dalla procura. Ha aggiunto che la famiglia ha sempre difeso lo zio Mario, che non aveva alcun legame con i servizi segreti. Pietro Orlandi ha espresso soddisfazione per le dichiarazioni del cugino Pietro Meneguzzi, che avrebbero chiarito alcuni dubbi e insinuazioni sul ruolo dello zio Mario nella vicenda.
Un nuovo capitolo nel caso Orlandi
Le indagini della procura di Roma sullo zio di Emanuela Orlandi rappresentano un nuovo capitolo nel lungo e complesso caso della sua scomparsa. L’approfondimento del contesto familiare potrebbe portare a nuove informazioni e sviluppi, contribuendo a fare luce su un mistero che dura da oltre 40 anni. La collaborazione tra la procura e la commissione parlamentare è fondamentale per un’analisi completa e approfondita del caso.