Un appello disperato
Rosita Galdiolo, residente a Fino Mornasco, ha visto la sua Fiat 500 rossa rubata a Como due settimane fa. Il furto è avvenuto in due fasi: prima le sono state rubate le chiavi dell’auto e poi l’auto stessa. La donna, che usa l’auto per andare a trovare la figlia disabile a Tavernerio, ha spiegato di essere molto preoccupata di non riuscire a garantire visite quotidiane alla figlia, dato che le due vivono in comuni diversi. “Non speravo più di ritrovarla, devo essere sincera – spiega – Ero molto preoccupata di non riuscire a garantire visite quotidiane a mia figlia, dato che siamo lontane. Quando la polizia mi ha riferito del ritrovamento mi è sembrato incredibile. Io già immaginavo che ne avessero rivenduto i pezzi all’estero”.
Il ritrovamento grazie a un lettore
La donna ha deciso di lanciare un appello disperato sulle pagine del quotidiano ‘La provincia di Como’, raccontando la sua storia e la sua disperazione. La sua storia ha toccato il cuore di un lettore, che ha fatto una segnalazione alla polizia. Il giorno dopo la pubblicazione dell’appello, la polizia ha rintracciato la Fiat 500 rossa, non distante da luogo del furto. L’auto era leggermente ammaccata, ma ancora utilizzabile. “Sono felicissima di averla ritrovata, anche se leggermente danneggiata”, ha detto Rosita Galdiolo. “Ora potrò tornare a visitare mia figlia ogni giorno”.
Solidarietà e speranza
La storia di Rosita Galdiolo è un esempio di come la solidarietà e la speranza possano trionfare anche nelle situazioni più difficili. La sua storia ci ricorda che la comunità è importante e che, uniti, possiamo superare qualsiasi ostacolo. La sua determinazione nel voler garantire alla figlia le visite quotidiane, nonostante la difficoltà, è un esempio di amore e di forza d’animo. L’appello disperato pubblicato sul quotidiano ha dimostrato che anche nei momenti di difficoltà, la gente è disposta ad aiutare il prossimo.