La sentenza definitiva
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado, condannando Don Livio Graziano a 8 anni di reclusione per abusi sessuali su un minorenne. Il sacerdote della diocesi di Aversa è stato riconosciuto colpevole di aver più volte abusato di un ragazzino di 13 anni (oggi 15enne) a lui affidato dai genitori nel 2021.
La dichiarazione di Don Graziano
Don Livio Graziano, pur dichiarandosi rassegnato alla decisione della giustizia degli uomini, ha ribadito la sua innocenza. “Mi rassegno alle decisioni della giustizia degli uomini e rivendico, come già fatto nel corso del processo, la mia innocenza rispetto alle accuse che mi sono state rivolte”, ha dichiarato il sacerdote, poco prima della notifica dell’ordine di carcerazione.Don Graziano ha anche criticato la gestione del processo, accusando di superficialità e pregiudizio. “Rompo il silenzio che ho osservato fino ad oggi a fronte di articoli di stampa ed a dichiarazioni menzognere e diffamanti, – tiene a precisare il presule – per ribadire che non ho mai abusato di alcuno e di soffrire di una condizione fisica debilitante e invalidante”.
Le accuse e il processo
Il processo a Don Livio Graziano è iniziato nel 2021, dopo la denuncia dei genitori del ragazzo. Le accuse riguardavano ripetuti abusi sessuali commessi dal sacerdote nei confronti del minore. Il processo si è svolto in tre gradi di giudizio, con la Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza di condanna di secondo grado.
La difesa di Don Graziano
L’avvocato Gianpiero De Cicco, che ha difeso Don Livio Graziano nei gradi di giudizio, ha reso note le dichiarazioni del suo assistito. De Cicco ha sottolineato la “superficialità ed il pregiudizio” che, a suo avviso, hanno accompagnato il processo. In particolare, ha citato il sequestro dei conti correnti di Don Graziano, bloccati per mesi per effetto di un decreto della Corte di Appello di Napoli, definito “abnorme” dal Tribunale del riesame di Napoli.
Il futuro di Don Graziano
Don Livio Graziano è stato condannato a 8 anni di reclusione. La sentenza è definitiva e non è più soggetta ad appello. Il sacerdote dovrà ora scontare la pena in carcere.
Considerazioni
La condanna di Don Livio Graziano per abusi sessuali su un minore è un fatto grave che solleva molte questioni. Da un lato, è importante garantire la giustizia e la protezione dei minori. Dall’altro, è fondamentale rispettare il principio di presunzione di innocenza e garantire un processo equo a tutti gli imputati. In questo caso, la sentenza della Corte di Cassazione è definitiva e non è più soggetta ad appello. Don Graziano dovrà ora scontare la pena in carcere. La vicenda, comunque, pone in luce la delicatezza e la complessità di questo tipo di accuse e la necessità di un’attenta analisi dei fatti per evitare errori giudiziari.