La candidatura di Ahmadinejad
L’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha presentato la sua candidatura per le elezioni presidenziali, come riportato dalla CNN. Questa decisione arriva dopo la tragica morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero. Tuttavia, la sua partecipazione potrebbe essere bloccata dal Consiglio dei Guardiani, che vaglierà i candidati e pubblicherà una lista di quelli qualificati l’11 giugno.
Un passato di sfide a Khamenei
Ahmadinejad, ex membro dell’élite delle Guardie Rivoluzionarie, è noto per aver sfidato apertamente la guida suprema Ali Khamenei durante il suo precedente mandato presidenziale. Il suo tentativo di candidarsi nel 2021 fu bloccato proprio a causa di questa sua posizione. La sua decisione di candidarsi nuovamente, dopo la morte di Raisi, mette sotto pressione Khamenei e potrebbe aprire un nuovo capitolo di tensione politica in Iran.
Il ruolo del Consiglio dei Guardiani
Il Consiglio dei Guardiani, composto da religiosi e giuristi, ha il potere di approvare o rifiutare le candidature alle elezioni presidenziali. La sua decisione sarà cruciale per determinare se Ahmadinejad sarà in grado di partecipare alla corsa. La sua candidatura, se accettata, potrebbe portare a una campagna elettorale molto competitiva e a un aumento delle tensioni politiche in Iran.
Un’elezione delicata
La morte di Raisi e la possibile candidatura di Ahmadinejad rendono le prossime elezioni presidenziali in Iran un evento particolarmente delicato. La situazione politica interna è già molto tesa, e la presenza di un candidato come Ahmadinejad, noto per il suo passato controverso e le sue sfide a Khamenei, potrebbe portare a un’escalation delle tensioni. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione e quale sarà la risposta del Consiglio dei Guardiani alla candidatura di Ahmadinejad.