Senato accademico dell’Università di Torino: un confronto sulle proteste studentesche
Il Senato accademico dell’Università di Torino si è riunito questa mattina per discutere delle proteste in corso e dell’occupazione di Palazzo Nuovo e di altri spazi dell’Ateneo. La seduta, che si è svolta online, ha visto un’ampia discussione introdotta dal rettore sui temi della protesta e dell’occupazione, dando vita a un confronto approfondito e articolato nel rispetto delle diverse posizioni.
Gli studenti, che chiedevano una seduta in presenza, hanno manifestato con un’azione di protesta incatenandosi ai cancelli del rettorato di via Po. Docenti e rappresentanti della componente studentesca hanno preso più volte la parola, confermando il Senato quale organo istituzionale deputato all’ascolto di tutte le voci che possano arricchire lo scambio di idee.
Durante la seduta, è stata nuovamente affrontata la questione degli accordi con le Università dei Paesi in guerra insieme al tema del ‘dual use’, ricordando che la Commissione ricerca del Senato ha avviato da tempo un’istruttoria in materia.
Il Senato ribadisce la sua apertura al dialogo, ma condanna le modalità intransigenti della protesta
Diversi membri del Senato hanno ribadito una posizione di rifiuto a ogni forma di boicottaggio, con la consapevolezza comune a Senatrici e Senatori che occorra proseguire sulla strada del dialogo e della ricerca di forme costruttive di mediazione.
Dall’Università fanno sapere che con gli occupanti il dialogo rimane aperto nel rispetto delle esigenze della vita democratica e istituzionale dell’Ateneo, come peraltro è accaduto nel corso della seduta odierna. Tuttavia, l’Ateneo ha espresso disappunto per le modalità intransigenti della protesta, che non rispettano le esigenze della vita democratica e istituzionale dell’Ateneo.
Un momento delicato per l’Università di Torino
La situazione attuale all’Università di Torino è complessa e delicata. Da un lato, è importante garantire il diritto di protesta e di espressione degli studenti, che hanno legittimamente sollevato importanti questioni. Dall’altro, è necessario salvaguardare il regolare funzionamento dell’Ateneo e il rispetto delle sue istituzioni. Il dialogo e la ricerca di soluzioni condivise sono fondamentali per superare questa fase di tensione e per costruire un futuro positivo per l’Università di Torino.