Abodi entusiasta del Kim e Liù: ‘Un evento straordinario che unisce generazioni’
“Un evento straordinario che riesce a unire tutto e tutti, dai più piccoli ai più grandi. Complimenti alla Federazione italiana taekwondo per iniziative come queste”. Sono le parole del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, al Foro Italico per la seconda giornata della sedicesima edizione del Kim e Liù, il torneo di taekwondo per giovani atleti dai 6 agli 11 anni. “Siamo in un luogo meraviglioso dove si uniscono passato, presente e futuro. C’è il Kim e Liù, che è geniale e creativo, ma anche il progetto dedicato agli Over 65: tutto inserito in un contesto perfetto”, ha aggiunto Abodi.
Il Ciao Team, ambasciatore del taekwondo freestyle a Parigi 2024
Lo stadio Nicola Pietrangeli ha ospitato l’esibizione del Ciao Team, la squadra dimostrativa di taekwondo freestyle della Fita, invitata dal Cio ad esibirsi a Parigi 2024 durante i giorni dedicati alle competizioni di taekwondo, con ben sei esibizioni in programma. “Uno spettacolo nello spettacolo – ha affermato Abodi -, con questo taekwondo acrobatico che non conoscevo e non mi aspettavo. Fisicità abbinata a musicalità e precisione: un altro orizzonte che aiuterà la Federazione ad essere ancora di più conosciuta. Il Taekwondo sembrava per pochi e invece sta diventando per molti”.
Il taekwondo intergenerazionale: un progetto che unisce generazioni
La giornata di gare ha visto giovani atleti sfidarsi sui quadrati di gara, pronti ad intraprendere il loro percorso verso il sogno olimpico. Ma non solo: perché sui tatami capitolini si è svolta l’esibizione degli atleti over 65 del progetto federale “Taekwondo intergenerazionale”. Questo progetto, che coinvolge atleti di diverse età, dimostra come il taekwondo possa essere uno sport per tutti, a prescindere dall’età.
Il taekwondo: uno sport per tutti
L’evento al Foro Italico dimostra come il taekwondo sia uno sport in continua evoluzione, capace di attrarre persone di tutte le età e di promuovere valori importanti come la disciplina, il rispetto e la solidarietà. Il progetto ‘Taekwondo intergenerazionale’ è un esempio concreto di come questo sport possa essere un veicolo di inclusione sociale e di crescita personale, unendo generazioni diverse in un’unica passione.