Minacce per il libro “Mala Roma Criminale”
La giornalista Francesca Fagnani, nota per il suo lavoro di inchiesta e per la conduzione di programmi televisivi come “Belve” e “Quarta Repubblica”, è stata posta sotto protezione dalla Prefettura di Roma. La decisione è stata presa dopo che la Fagnani ha denunciato di aver ricevuto minacce da ambienti legati alla criminalità romana.
Le minacce sarebbero state rivolte alla Fagnani per il suo libro “Mala Roma Criminale”, pubblicato nel 2023, nel quale la giornalista racconta la storia della criminalità romana, analizzando le dinamiche criminali e il ruolo delle mafie nella capitale.
La Fagnani, nel libro, si è occupata in particolare di alcuni casi di cronaca nera che hanno coinvolto la città di Roma, come il caso di Emanuela Orlandi e il caso di Meredith Kercher.
La decisione della Prefettura
La Prefettura di Roma ha deciso di attivare un servizio di vigilanza per la Fagnani dopo aver ricevuto la sua denuncia. La decisione è stata presa per garantire la sicurezza della giornalista e per scoraggiare eventuali altri atti intimidatori.
La Prefettura non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’attivazione del servizio di vigilanza, ma fonti vicine alla Fagnani hanno confermato che la giornalista è stata posta sotto protezione.
Il ruolo della stampa libera
L’episodio della Fagnani è un esempio di come il lavoro dei giornalisti possa essere pericoloso, soprattutto quando si tratta di affrontare temi delicati come la criminalità organizzata.
La libertà di stampa è un pilastro fondamentale di una società democratica. I giornalisti hanno il diritto e il dovere di informare il pubblico su ciò che accade, anche se questo significa affrontare temi delicati e confrontarsi con persone potenti.
L’attivazione del servizio di vigilanza per la Fagnani è un segno che la Prefettura di Roma riconosce l’importanza del lavoro dei giornalisti e la necessità di proteggerli dalle minacce.
Un atto di intimidazione
Le minacce ricevute da Francesca Fagnani rappresentano un atto di intimidazione nei confronti di una giornalista che svolge il suo lavoro con professionalità e coraggio. È importante che le istituzioni si attivino per garantire la sicurezza dei giornalisti e per tutelare la libertà di stampa. La minaccia alla sicurezza di un giornalista non è solo una minaccia alla sua persona, ma anche una minaccia alla libertà di informazione e al diritto dei cittadini di essere informati.