Protesta al Polo Umanistico
Un gruppo di studenti, ricercatori e attivisti ha dato vita a una protesta nel giardino interno al Polo Umanistico dell’Università di Udine, con l’obiettivo di sollecitare l’ateneo ad assumere una posizione più decisa a sostegno della causa palestinese. Il Comitato per la Palestina di Udine, che riunisce diverse figure dell’ateneo friulano e attivisti per i diritti umani, ha presentato una serie di richieste alla direzione dell’università.
Le richieste del Comitato
Tra le richieste avanzate dal Comitato, spiccano la pubblicazione di tutte le liste degli accordi che intercorrono tra l’ateneo di Udine e le università israeliane, l’interruzione di ogni collaborazione con le aziende belliche italiane e israeliane, e l’istituzione di borse di studio per studenti e studentesse palestinesi. Il Comitato ha sottolineato come le università palestinesi siano state colpite da bombardamenti, rendendo impossibile per i loro studenti proseguire gli studi.
Protesta in corso
Gli aderenti al Comitato hanno allestito una ventina di tende e un gazebo nel giardino del Polo Umanistico, dando inizio a una protesta a oltranza. “Continueremo questa protesta fino a quando non riceveremo delle risposte concrete alle nostre richieste da parte dei vertici dell’università”, hanno dichiarato i manifestanti. Il rettore dell’ateneo ha effettuato una visita informale al gruppo, ma al momento non sono state fornite risposte alle richieste del Comitato.
Una protesta per i diritti umani
La protesta in corso all’Università di Udine rappresenta un importante momento di riflessione sul ruolo che le università possono svolgere nella difesa dei diritti umani. La richiesta di boicottaggio delle aziende belliche e l’istituzione di borse di studio per studenti palestinesi evidenziano la necessità di un impegno concreto da parte delle istituzioni accademiche per contrastare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani in corso in Palestina.