L’assenza di Saviano alla Buchmesse: un danno per la cultura italiana
Lo scrittore Paolo Giordano ha espresso la sua profonda delusione per l’assenza di Roberto Saviano alla Buchmesse 2024, un evento letterario di grande importanza internazionale. Giordano, in una serie di post su X, ha definito l’esclusione di Saviano, uno degli scrittori italiani più importanti e influenti, un danno per la cultura italiana.
“La prima cosa che ho fatto dopo aver ricevuto l’invito alla Buchmesse 2024 è stata chiedere a Roberto Saviano se fosse stato invitato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno alternativo anch’io (c’ho judo)”, scrive Giordano. “Purtroppo – aggiunge – Roberto è diventato una cartina al tornasole di certi criteri politici di inclusione ed esclusione inaccettabili nella cultura, essere ospiti alla Buchmesse è un appuntamento importante per gli scrittori e le scrittrici, non esserci o rinunciare ha un costo”.
Giordano sottolinea che l’assenza di Saviano non è solo una questione politica, ma anche di banale opportunità. “Credo che Roberto sia l’unico di noi ad aver parlato all’Accademia di Svezia, come si può solo pensare di non invitarlo in una delegazione italiana? Quanta miopia anche solo strategica?” si chiede Giordano.
La Buchmesse: un’occasione persa per l’Italia
Secondo Giordano, l’assenza di Saviano è una perdita non solo per lui, ma per l’intero panorama letterario italiano. “Se l’affaire Antonio Scurati fosse accaduto prima degli inviti sarebbe successo lo stesso anche a lui. Io credo che tutto questo abbia raggiunto un livello di esplicitezza inaccettabile. Peccato, la Buchmesse era una grande occasione per tutti e tutte noi e per il paese”, conclude Giordano.
La Buchmesse è un evento letterario internazionale di grande prestigio, che offre una piattaforma importante per la promozione della cultura italiana nel mondo. L’assenza di Saviano, uno scrittore di fama mondiale, rappresenta un’occasione persa per l’Italia e per la cultura italiana.
Un dibattito necessario
L’assenza di Roberto Saviano alla Buchmesse 2024 ha sollevato un dibattito importante sulla libertà di espressione e sui criteri di inclusione nella cultura. È fondamentale che le istituzioni culturali siano indipendenti da pressioni politiche e che promuovano la diversità di opinioni e di voci. L’esclusione di Saviano, uno scrittore che ha sempre espresso le sue idee con coraggio e libertà, è un segnale preoccupante per la libertà di espressione in Italia.