L’allarme demografico italiano
Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha espresso preoccupazione per la diminuzione della popolazione italiana, con un impatto negativo sul mercato del lavoro e sulla crescita economica. Secondo i dati dell’Istat, entro il 2040 il numero di persone in età lavorativa diminuirà di 5,4 milioni di unità, nonostante un afflusso dall’estero di 170.000 persone l’anno. Questa contrazione si tradurrebbe in un calo del PIL del 13%.
La partecipazione al mercato del lavoro in Italia è attualmente al 66,7%, 8 punti percentuali inferiore alla media di Eurolandia. Il divario è più ampio per i giovani e le donne, con un gap di 13 punti percentuali rispetto alla media. Tra i giovani, in particolare quelli laureati, si osserva una tendenza a preferire l’estero per trovare lavoro. Tra il 2008 e il 2022, 525.000 giovani sono emigrati dall’Italia, e solo un terzo di essi è tornato.
L’importanza dell’immigrazione regolare
Per contrastare il calo demografico, Panetta ha sottolineato l’importanza di aumentare l’immigrazione regolare. Secondo il governatore, un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat potrebbe contribuire a sostenere l’occupazione. Tuttavia, questo flusso dovrebbe essere gestito in coordinamento con gli altri paesi europei, e si dovrebbero rafforzare le misure di integrazione dei cittadini stranieri.
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha condiviso l’opinione di Panetta, sottolineando l’esigenza di un’immigrazione regolare. Al contrario, Andrea Orlando del PD ha definito l’idea di Panetta come una “scoperta dell’acqua calda”, sottolineando la necessità di affrontare il problema del trend demografico in calo.
Produttività e tecnologia per la crescita
Panetta ha sottolineato l’importanza di investire in produttività per garantire uno sviluppo sostenibile. Secondo il governatore, la produttività è l’unico strumento vero per consolidare la ripresa economica, in quanto l’aumento del tasso di occupazione e il flusso migratorio sono solo dei correttivi. La tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, potrebbe contribuire ad aumentare la produttività. Secondo le stime della Banca d’Italia, l’IA riguarderebbe due lavoratori su tre, circa 17 milioni di persone, con effetti positivi su produttività e opportunità di lavoro. Tuttavia, per una minoranza di lavoratori, in particolare in alcuni settori, le occasioni di impiego potrebbero ridursi.
Il governatore ha anche sottolineato l’importanza di una gestione prudente del bilancio pubblico, con l’obiettivo di portare il debito/PIL su una traiettoria stabilmente discendente. Ciò consentirebbe di dirottare le risorse destinate a pagare gli interessi sul debito italiano verso investimenti in crescita e sviluppo.
Un messaggio di speranza e responsabilità
Il discorso di Panetta è un messaggio di speranza e responsabilità per l’Italia. Il governatore ha riconosciuto le sfide che il paese deve affrontare, ma ha anche sottolineato le opportunità per un futuro positivo. L’investimento in produttività, l’aumento dell’immigrazione regolare e la gestione prudente del bilancio pubblico sono elementi chiave per garantire uno sviluppo sostenibile e una crescita economica. Tuttavia, è importante ricordare che queste azioni richiedono un impegno condiviso da parte di tutti gli attori economici e sociali del paese, nonché un forte coordinamento a livello europeo.