Un giorno di liberazione fiscale, ma il carico resta pesante
Il 3 giugno 2024 segna il “giorno di liberazione fiscale” in Italia, ovvero il giorno in cui i cittadini hanno lavorato abbastanza per coprire le tasse dovute allo Stato. Questo traguardo, calcolato dalla Cgia, è puramente simbolico, ma evidenzia il peso del carico fiscale sul lavoro degli italiani. Per il 2024, sono stati necessari 154 giorni di lavoro (sabati e domeniche inclusi) per adempiere a tutti i versamenti fiscali, un giorno in meno rispetto al 2023.
Sebbene la pressione fiscale sia destinata a diminuire dello 0,4% rispetto al 2023, raggiungendo il 42,1% del PIL, l’Italia rimane tra i Paesi con il carico fiscale più alto in Europa. Questo dato ha un impatto significativo sull’economia e sulla società, influenzando la competitività delle imprese e il benessere dei cittadini.
Il problema del lavoro irregolare
Un altro aspetto da considerare è il problema del lavoro irregolare, che rappresenta un’ulteriore sfida per l’economia italiana. Secondo l’Istat, nel 2021, almeno 2,8 milioni di lavoratori erano completamente o parzialmente irregolari. Questo fenomeno è più diffuso nelle regioni del Mezzogiorno, con la Calabria, la Campania, la Sicilia e la Puglia che presentano i tassi di irregolarità più alti.
Il lavoro irregolare non solo sottrae risorse allo Stato, ma crea anche una concorrenza sleale per le imprese che operano nel rispetto delle regole. Inoltre, i lavoratori irregolari sono spesso soggetti a condizioni di lavoro precarie e senza garanzie, con un impatto negativo sulla loro sicurezza e sul loro benessere.
Confronto internazionale
A livello internazionale, l’Italia si posiziona al 5° posto tra i Paesi dell’Unione Europea per pressione fiscale, con il 42,5% del PIL. Solo Francia, Belgio, Danimarca e Austria hanno un peso fiscale superiore. La Germania, con il 40,6% del PIL, si posiziona al 10° posto, mentre la Spagna al 13° con il 37,8%. La media dei Paesi europei è stata del 40,3%, 2,2 punti in meno della media italiana.
Questi dati evidenziano come l’Italia abbia ancora un lungo cammino da percorrere per ridurre il peso fiscale sul lavoro e migliorare la competitività del suo sistema economico. La sfida è complessa e richiede un approccio strutturale, con interventi mirati a semplificare il sistema fiscale, ridurre la burocrazia e promuovere la crescita economica.
Il peso del fisco e le sue conseguenze
Il “giorno di liberazione fiscale” è un momento per riflettere sul peso del fisco nella nostra società. È importante ricordare che le tasse sono fondamentali per finanziare i servizi pubblici, ma è altrettanto importante assicurarsi che il carico fiscale sia equamente distribuito e non penalizzi eccessivamente l’economia e il lavoro. Un sistema fiscale efficiente e equo è fondamentale per garantire la sostenibilità del welfare e la crescita economica del Paese.