Raid militare e vandalizzazione della chiesa a Jenin
Un raid dell’esercito israeliano a Jenin, avvenuto all’alba di domenica scorsa, ha portato alla vandalizzazione della chiesa locale. La porta esterna dell’edificio è stata forzata e sono stati compiuti atti di vandalismo sui simboli religiosi all’interno della chiesa. Il muro della chiesa è stato danneggiato e sono stati trovati proiettili vuoti sul luogo.
Condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme
Il vicario generale del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. William Shomali, accompagnato da una delegazione, ha visitato il monastero latino di Jenin per verificare lo stato dell’edificio ecclesiastico dopo l’irruzione dell’esercito israeliano. Mons. Shomali ha condannato l’assalto alla chiesa come un sacrilegio e una violazione della sua santità. Ha sottolineato l’urgente necessità di porre fine alla guerra e al conflitto in conformità con il diritto internazionale.
Preoccupazioni per la sicurezza e lo sviluppo di Jenin
Padre Labib Daibes, parroco di Jenin, ha sottolineato che i ripetuti attacchi alla città causano molteplici perdite di vite umane tra i residenti, distruggono le infrastrutture e ostacolano il processo educativo. Il governatore di Jenin, Kamal Abu Al-Rub, ha denunciato i continui attacchi al governatorato e ai luoghi di culto, affermando che i recenti raid stanno distruggendo le speranze di pace. Ha anche evidenziato l’impatto negativo della chiusura dei posti di blocco esistenti, in particolare del valico di Jalama, sull’economia del governatorato.
Appello alla pace e al dialogo
Il Governatorato di Jenin ha espresso la speranza di una pace giusta e completa, cercando di garantire alla sua popolazione una vita sicura e rassicurante. Il governatore ha elogiato la visita del cardinale Pierbattista Pizzaballa a Gaza, descrivendola come un passo coraggioso e sperando che questa visita porti alla cessazione della guerra contro Gaza e alla fine del conflitto in corso.
Un’escalation preoccupante
L’episodio di vandalizzazione della chiesa a Jenin è un’ulteriore dimostrazione dell’escalation della violenza nella regione. La crescente tensione tra israeliani e palestinesi, alimentata da raid militari e attacchi, sta creando un clima di paura e incertezza, minacciando la sicurezza e il benessere di entrambi i popoli. La comunità internazionale ha il dovere di intervenire per promuovere il dialogo e la pace, affinché si possa raggiungere una soluzione pacifica e duratura al conflitto.