Il caso di Manuela Murgia
Il 5 febbraio del 1995, il corpo di Manuela Murgia, una ragazza di soli 16 anni, venne ritrovato nella gola di Tuvixeddu a Cagliari. La morte fu inizialmente classificata come suicidio, ma i familiari della ragazza non si sono mai rassegnati a questa ipotesi, convinti che ci sia qualcosa di più dietro la tragica vicenda.
La richiesta di giustizia
Elisabetta, Anna e Gioele, fratelli e sorelle di Manuela, saranno oggi ospiti della puntata di Chi l’ha visto? per chiedere giustizia e la riapertura del caso. I familiari si sono affidati a un pool di esperti, composto dalla criminologa Maria Marras, dall’avvocata Giulia Lai e dallo studio legale di Bachisio Mele, che oggi parteciperà alla trasmissione di Rai Tre insieme ai familiari.
Gli interrogativi irrisolti
Sul sito ufficiale di Chi l’ha visto? si legge: “Il caso di Manuela Murgia, una ragazza di soli 16 anni ritrovata morta nella gola di Tuvixeddu in Sardegna grazie ad una telefonata anonima: in studio in diretta, i familiari che non hanno mai creduto al suicidio e chiedono la riapertura delle indagini. Con chi aveva parlato al telefono poco prima di uscire? L’anonimo che la fa ritrovare sa qualcosa?”
Questi sono gli interrogativi ai quali la redazione di Federica Sciarelli cercherà di dare risposta nella puntata di oggi, con l’obiettivo di fare luce su una vicenda che ha lasciato un profondo dolore e un mistero irrisolto.
Un caso da riaprire?
La storia di Manuela Murgia è un esempio di come la verità possa essere offuscata da circostanze e interpretazioni. La richiesta di riapertura del caso da parte dei familiari è comprensibile e legittima. La trasmissione Chi l’ha visto? offre un importante palcoscenico per riportare alla luce casi come questo, dando voce a chi cerca giustizia e verità.