La Fims condanna gli ‘Enhanced Games’
La Federazione internazionale di medicina dello sport (Fims) ha espresso una forte critica nei confronti degli ‘Enhanced Games’, le cosiddette olimpiadi dei dopati, in un articolo pubblicato sul British Journal of Sports Medicine. La Fims si dichiara fermamente contraria a questa manifestazione, che non prende le distanze dall’uso di sostanze proibite, mettendo in gioco la salute degli atleti, sia a breve che a lungo termine.
Rischio per la salute degli atleti
La Fims sottolinea che gli ‘Enhanced Games’ rappresentano un pericolo per la salute degli atleti, poiché incoraggiano l’uso di sostanze che possono avere effetti dannosi sul corpo. L’organizzazione evidenzia che, nonostante uno screening medico pianificato possa essere utile per confermare l’idoneità degli atleti a competere, nessun test attuale può garantire la sicurezza al 100%.
Preoccupazione per i giovani atleti
Il presidente della Fims, Pigozzi, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che i giovani atleti possano essere sfruttati nella ricerca di fama e fortuna, finendo per essere attratti dal fascino di queste nuove manifestazioni. La Fims ribadisce l’importanza di salvaguardare i principi cardine dell’assistenza medica degli atleti, ovvero l’analisi scientifica, lo studio della condizione fisica dell’individuo e la tutela della salute.
Considerazioni etiche e di sicurezza
La posizione della Fims è comprensibile e condivisibile. L’uso di sostanze dopanti è un problema serio che mette in pericolo la salute degli atleti e minaccia l’integrità dello sport. La creazione di eventi come gli ‘Enhanced Games’ non fa altro che normalizzare l’uso di sostanze proibite, con conseguenze potenzialmente devastanti per gli atleti coinvolti. È fondamentale che le federazioni sportive internazionali e le autorità competenti si impegnino a combattere il doping e a promuovere la pratica sportiva in modo sano e sicuro.