EarthCare: una missione per guardare dentro le nuvole
Il 29 maggio alle 00:20 ora italiana, un razzo Falcon 9 dalla base spaziale di Vandenberg, in California, porterà in orbita EarthCare, una missione congiunta tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la giapponese Jaxa. Questa missione, acronimo di Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer, rappresenta un passo fondamentale nella comprensione del ruolo delle nuvole nel clima terrestre.
Le nuvole, composte principalmente da vapore acqueo e piccole quantità di aerosol, sono formazioni atmosferiche complesse e difficili da studiare. Tuttavia, svolgono un ruolo cruciale nel determinare la quantità di energia solare che il pianeta assorbe, con un impatto significativo sia sul meteo che sul clima.
Tecnologia all’avanguardia per svelare i segreti delle nuvole
EarthCare è equipaggiata con 4 strumenti all’avanguardia, progettati per osservare la composizione, lo spessore e l’energia assorbita dalle nuvole. Tra questi, spicca l’innovativo Lidar Atlid, prodotto da Leonardo con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana. Questo radar, che emette impulsi di luce ultravioletta, è in grado di identificare particelle in sospensione di dimensioni inferiori a un millesimo di millimetro, ovvero 30 volte più piccole dello spessore di un capello.
Il lancio, inizialmente previsto per il 2022 con un razzo Soyuz dalla Guyana Francese, è stato riconfigurato per un Falcon 9 di SpaceX a causa dell’invasione russa in Ucraina.
Un’orbita eliosincrona per una visione globale
Dopo il lancio, EarthCare sarà posizionato in un’orbita eliosincrona, che gli permetterà di osservare ogni punto del pianeta con la stessa illuminazione del passaggio precedente. Questo garantisce una visione globale e coerente della Terra, con un ciclo di osservazione completo ogni 25 giorni.
Il lancio sarà trasmesso in diretta streaming sul canale ANSA Scienze, offrendo al pubblico la possibilità di assistere a questo importante evento per la ricerca scientifica.
Un passo avanti nella comprensione del clima
EarthCare rappresenta un passo significativo nella comprensione del clima terrestre. La capacità di studiare in dettaglio le nuvole, formazioni atmosferiche così cruciali per il bilancio energetico del pianeta, ci permetterà di migliorare i modelli climatici e di prevedere con maggiore accuratezza gli effetti del cambiamento climatico. La collaborazione internazionale tra Esa e Jaxa, con il contributo dell’Italia, dimostra l’importanza di un approccio globale alla ricerca scientifica per affrontare sfide comuni come il cambiamento climatico.