Attacchi aerei nello Yemen: Sanaa, Hodeida e Taiz nel mirino
Nella notte, una serie di attacchi aerei hanno colpito diverse aree dello Yemen, tra cui la capitale Sanaa e la città portuale di Hodeida. Secondo il canale al-Masira, controllato dai ribelli Houthi, gli attacchi hanno preso di mira anche le infrastrutture di telecomunicazioni nella città di Taiz. Sono state udite forti esplosioni nelle due città, e al-Masira ha riferito di “diversi” morti e feriti.
Operazione congiunta USA-Regno Unito: obiettivo “minare” le capacità degli Houthi
Il Ministero della Difesa britannico ha confermato che gli attacchi aerei notturni nello Yemen sono frutto di una “operazione congiunta” tra Stati Uniti e Regno Unito. L’obiettivo, secondo il ministero, è “minare” le capacità militari dei ribelli Houthi. “Gli Houthi – si legge in una nota del ministero – continuano a effettuare attacchi alle navi internazionali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden”.
Houthi accusano gli Stati Uniti e il Regno Unito
Il canale Houthi al-Masira ha immediatamente attribuito gli attacchi alle forze americane e britanniche nella regione. Gli Houthi, che controllano gran parte dello Yemen settentrionale, sono impegnati in un conflitto con il governo yemenita, sostenuto da una coalizione guidata dall’Arabia Saudita, dal 2014.
Un’escalation pericolosa?
Gli attacchi aerei congiunti di Stati Uniti e Regno Unito nello Yemen rappresentano un’escalation significativa nel conflitto in corso. La decisione di colpire le infrastrutture di telecomunicazioni potrebbe avere conseguenze gravi per la popolazione civile, già duramente colpita dalla guerra. La comunità internazionale deve vigilare attentamente sull’evolversi della situazione e promuovere una soluzione politica al conflitto, evitando un’ulteriore escalation militare.