La scomparsa di una figura simbolo
Nora Cortiñas, una delle figure più rappresentative della lotta per i diritti umani in Argentina, si è spenta ieri a Buenos Aires all’età di 94 anni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, quella della generazione che ha combattuto con coraggio e determinazione per la memoria, la verità e la giustizia per le vittime della dittatura militare argentina (1976-1983).
Un’intera vita dedicata alla ricerca dei desaparecidos
Cortiñas, cofondatrice e presidente del movimento delle Madri di Plaza de Mayo-Linea Fundadora, ha dedicato la sua vita alla ricerca dei desaparecidos, le persone scomparse durante la dittatura militare. Tra loro c’era anche suo figlio Carlos Gustavo, scomparso il 15 aprile 1977. La sua determinazione nel cercare la verità sulla sorte del figlio e di migliaia di altri desaparecidos è stata un esempio di coraggio e resistenza per tutti coloro che si battono per la giustizia.
Un’eredità di impegno e speranza
La sua presenza in Plaza de Mayo, ogni giovedì, era un simbolo di speranza e di resistenza per le famiglie dei desaparecidos. La sua voce, che ha denunciato con forza le atrocità della dittatura e ha reclamato giustizia per le vittime, è stata un faro per tutti coloro che si battono per la verità e la giustizia. La sua eredità non si limita alla sua lotta per i desaparecidos, ma si estende a tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti umani e la costruzione di una società più giusta e democratica.
Il valore della memoria
La scomparsa di Nora Cortiñas ci ricorda l’importanza di non dimenticare le atrocità del passato e di continuare a lottare per la giustizia. La sua vita è un esempio di coraggio e di determinazione, un faro per tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti umani e la costruzione di una società più giusta e democratica.