L’incidente
Un muratore di 65 anni è morto ieri pomeriggio a Roggiana Gravina, nel Cosentino, cadendo dall’impalcatura sulla quale stava lavorando. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio, mentre l’uomo era impegnato in lavori di ristrutturazione. Sul posto è stata fatta intervenire l’eliambulanza, ma per l’uomo non c’era più niente da fare.
Le indagini
Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Al momento le ipotesi sono di un malore o della perdita di equilibrio. Le autorità stanno indagando per accertare le cause precise dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.
Il commento della Fillea Calabria
Sulla vicenda è intervenuto oggi il segretario generale della Fillea Calabria Simone Celebre, esprimendo profondo cordoglio e preoccupazione per il continuo aumento di morti sul lavoro. “La mattanza continua. Nonostante i tanti appelli – afferma in una nota – si continua a morire di lavoro. Purtroppo, in Calabria ieri si è verificato un altro tragico infortunio sul lavoro, costata la vita a un sessantacinquenne, padre di famiglia. Questo incidente si aggiunge alla lunga lista di morti sul lavoro che stanno affliggendo l’Italia, evidenziando gravi lacune nella sicurezza lavorativa. L’incidente in Calabria è parte di una più ampia crisi nazionale”.”Nei primi mesi del 2024 – prosegue il sindacalista – si sono già registrati numerosi decessi sul lavoro, con il settore delle costruzioni che risulta essere uno dei più colpiti. In questa triste circostanza esprimiamo vicinanza e cordoglio ai familiari del lavoratore”.
Sicurezza sul lavoro: un problema nazionale
L’incidente a Roggiana Gravina è un triste esempio di come la sicurezza sul lavoro continui ad essere un problema in Italia. La Fillea Calabria ha ragione a denunciare la “mattanza continua” e a sottolineare la necessità di un’azione urgente per prevenire ulteriori tragedie. È fondamentale investire in formazione, controlli e infrastrutture per garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti.