Taurianova, un territorio in divenire: tra mito e realtà
Taurianova, la piccola cittadina calabrese, si sta preparando a diventare la Capitale italiana del libro. Un titolo prestigioso che segna un nuovo capitolo nella storia del territorio, un territorio ricco di storia e di cultura, ma anche segnato da sfide e contraddizioni. L’iniziativa, che ha preso il via il 16 maggio con un convegno sul "Contrasto alla povertà educativa", è un’occasione per riflettere sul ruolo del libro e della cultura nel processo di crescita e di sviluppo della regione.
Il nome Taurianova, con il suo richiamo al toro, richiama alla mente il mito di Prometeo, il titano che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. Un mito che racconta di un’azione di sfida, di ribellione, ma anche di generosità e di speranza. Un mito che sembra incarnare l’ambizione di questa piccola città che, con coraggio e determinazione, si lancia in una sfida ambiziosa: diventare un punto di riferimento per la cultura del Sud Italia.
La scelta di Taurianova come Capitale del Libro è un segnale importante. Un segnale di speranza, di fiducia nel futuro, ma anche di consapevolezza delle sfide che il territorio deve affrontare. Sfide che si traducono in parole chiave come "rivolta", "integrazione", "uguaglianza sociale", "cooperazione attiva", parole che risuonano nell’impegno sociale e culturale che anima l’iniziativa.
Un anno di eventi per celebrare la cultura calabrese
Il programma di "Taurianova Legge" è ricco di appuntamenti che si snodano lungo tutto l’anno. Presentazioni di libri, mostre artistiche, convegni, con la partecipazione di autori locali, emergenti e piccoli editori, ma anche di importanti personaggi del panorama nazionale, oltre che scrittori e studiosi calabresi che hanno valorizzato il patrimonio culturale della Calabria, come quello linguistico e antropologico, raccontandone al tempo stesso le pagine più difficili della sua storia recente.
Tra gli eventi più significativi, la presentazione del libro "Il resto è silenzio" di Chiara Ingrao, che affronta il tema dei conflitti armati, e del romanzo "Un paese felice" di Carmine Abate, Premio Campiello 2023, che racconta la storia di Eranova, un piccolo centro calabrese distrutto per far spazio a un centro siderurgico mai costruito.
Il 31 maggio, in programma la presentazione di due importanti libri: "Solo la verità lo giuro" di Antonio Padellaro, e "In nome della libertà" di Paolo Del Debbio. Due appuntamenti che promettono di essere ricchi di spunti di riflessione e di dibattito.
Un impegno sociale per una Calabria migliore
L’iniziativa "Taurianova Legge" non si limita a promuovere la cultura, ma si inserisce in un contesto più ampio di impegno sociale e di sviluppo del territorio. La donazione di libri alla comunità minorile di Catanzaro, l’inaugurazione del Borgo Sociale per i migranti, sono solo alcuni esempi di come la Capitale del Libro sta lavorando per costruire una Calabria più inclusiva e solidale.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente fertile per la crescita e la diffusione della cultura, ma anche di promuovere l’integrazione e l’uguaglianza sociale, in un territorio spesso segnato da discriminazioni e da profonde disuguaglianze.
Il progetto "Taurianova Legge" è un esempio di come la cultura può essere un motore di cambiamento, un ponte verso un futuro più luminoso. Un futuro in cui la Calabria, con la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni, possa finalmente trovare il suo posto nel mondo.
Un’occasione per riflettere sul ruolo della cultura
L’iniziativa "Taurianova Legge" è un’occasione per riflettere sul ruolo della cultura nella società contemporanea. La cultura è un elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un territorio, ma anche per la costruzione di una società più giusta e solidale. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, la cultura diventa un ponte tra le diverse culture e un motore di cambiamento positivo. La Calabria, con la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni, ha un ruolo importante da svolgere in questo processo.