Il Cio attacca l’Iba per la mancanza di trasparenza finanziaria
Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha espresso forti critiche nei confronti dell’International Boxing Association (Iba), l’ente che non governa più il pugilato olimpico, per la sua decisione di assegnare premi in denaro agli atleti che conquisteranno medaglie ai Giochi di Parigi 2024.
In un comunicato ufficiale, il Cio ha sottolineato la totale mancanza di trasparenza finanziaria dell’Iba, evidenziando come questa sia stata una delle ragioni principali per cui il Cio ha ritirato il riconoscimento all’organizzazione.
“Come sempre con l’Iba, non è chiaro da dove provengano i soldi”, ha affermato il Cio, aggiungendo che “questa totale mancanza di trasparenza finanziaria è stata proprio una delle ragioni per cui il Cio ha ritirato il riconoscimento dell’Iba, mai disposta a spiegare in modo trasparente le fonti del suo finanziamento o a spiegare la sua totale dipendenza finanziaria, all’epoca, da un’unica società statale, Gazprom”.
L’Iba segue l’esempio di World Athletics, ma il Cio resta scettico
L’Iba, presieduta dal russo Umar Kremlev, ha seguito l’esempio di World Athletics, che premierà chi vince l’oro a Parigi 2024, distribuendo premi in denaro ai pugili che salgono sul podio nei suoi tornei iridati. Per la prossima edizione, nel 2025, l’Iba ha stabilito in un milione di dollari il riconoscimento per l’oro.
Tuttavia, il Cio resta scettico sulla trasparenza di questi finanziamenti e non intende cambiare la sua posizione sull’Iba.
Il pugilato è escluso da Los Angeles 2028, il futuro è incerto
Il Cio ha confermato che la boxe è esclusa dal programma dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Il torneo olimpico di pugilato è stato organizzato da una task force del Cio a Tokyo 2020 e sarà organizzato dalla stessa task force a Parigi 2024, ma il Cio non intende impegnarsi anche per Los Angeles 2028.
Se nel frattempo il pugilato olimpico non si sarà dato un nuovo ente mondiale, la ‘nobile arte’ sarà esclusa dal programma dei Giochi. Per rientrare nel programma olimpico, la boxe dovrà essere organizzata da una federazione internazionale credibile e ben governata.
Il Cio: “Qualsiasi pugile la cui Federazione Nazionale aderisca all’Iba non potrà partecipare ai Giochi Olimpici di LA28”
Il Cio ha chiaramente affermato che “qualsiasi pugile la cui Federazione Nazionale aderisca all’Iba non potrà partecipare ai Giochi Olimpici di LA28”.
Il comitato olimpico nazionale dovrà escludere tale federazione di pugilato dal suo ambito.
Il futuro del pugilato olimpico è incerto
Il futuro del pugilato olimpico è incerto. La federazione internazionale dovrà dimostrare di essere credibile e ben governata per rientrare nel programma olimpico.
Il presidente della federboxe italiana, Flavio D’Ambrosi, si è detto disposto ad attenersi alle indicazioni che gli verranno date dal Coni dopo Parigi 2024.
Il futuro del pugilato olimpico è in bilico
Il Cio ha lanciato un chiaro ultimatum al mondo del pugilato. Se l’Iba non cambierà il suo modo di operare e non diventerà un’organizzazione trasparente e credibile, la boxe rischia di essere esclusa dai Giochi Olimpici. Questo sarebbe un duro colpo per uno sport che ha una lunga e gloriosa storia olimpica. Il destino del pugilato olimpico è nelle mani dell’Iba. Sarà in grado di riformarsi e di guadagnare la fiducia del Cio? Solo il tempo lo dirà.