Un Maestro di mille talenti
Leone Magiera, pianista, direttore d’orchestra, dirigente teatrale, docente in conservatorio, maestro di cori, didatta di giovani talenti e grandi star internazionali come Luciano Pavarotti e Mirella Freni, scrittore, maestro preparatore per due mostri sacri del podio come Herbert von Karajan e Carlos Kleiber: un curriculum che parla da solo. La sua vita è stata un continuo viaggio nel mondo della musica, un’avventura che lo ha portato a calpestare i palcoscenici più prestigiosi del mondo, dalla Scala al Metropolitan, dal Covent Garden all’Opera de Paris.
Magiera è riconosciuto come una delle figure che meglio rappresentano la vita operistica internazionale e la tradizione modenese del canto lirico. Un maestro che ha contribuito a plasmare il suono di generazioni di cantanti, un uomo che ha saputo trasmettere la sua passione per la musica a migliaia di persone in tutto il mondo.
Un concerto per celebrare un Maestro
Il Modena Belcanto Festival celebra i novant’anni del Maestro (li compirà il prossimo 26 giugno) con una festa al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, sua città natale, il 30 maggio alle 20.30. Ne saranno protagonisti giovani artisti, tra i quali il vincitore della prima edizione del Premio Leone Magiera, accompagnati al pianoforte da Luca Saltini e dallo stesso Magiera. Parteciperanno anche due artisti affermati, il basso Simone Alberghini e il tenore Fabio Sartori, ex allievi proprio di Leone Magiera.
Il concerto è a ingresso libero e sarà un’occasione per celebrare la carriera di Magiera, ascoltando le sue parole e le sue riflessioni sul mondo della musica, e per ammirare il talento di giovani artisti che si sono formati alla sua scuola.
Un programma ricco di emozioni
Ricchissimo il programma della serata e tante le figure del mondo della musica che hanno voluto partecipare a questo speciale festeggiamento. Dopo i saluti istituzionali di Aldo Sisillo, direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena, e di Giancarlo Muzzarelli, sindaco di Modena, si proseguirà con gli interventi di Filippo Michelangeli, editore e direttore della rivista “Amadeus”; Cecilia Gasdia, soprano e sovrintendente dell’Arena di Verona; Fortunato Ortombina, attuale sovrintendente della Fenice di Venezia e sovrintendente designato del Teatro alla Scala; Micaela Magiera, avvocato e scrittrice, figlia del maestro e di Mirella Freni; Eloisa Magiera, vicepresidente dell’Associazione Leone Magiera, sua secondogenita.
Il programma musicale prevede l’esecuzione di pagine liriche di Rossini, Massenet, Gounod, Cilea, Mozart, Donizetti e Verdi, mentre in finale il basso Simone Alberghini e il tenore Fabio Sartori canteranno “Ella giammai m’amò” dal Don Carlo di Verdi e “E lucevan le stelle” dalla Tosca di Puccini.
L’eredità di un Maestro
Leone Magiera rappresenta un’eredità preziosa per il mondo della musica, un esempio di dedizione, passione e talento. Il suo contributo alla tradizione del canto lirico è inestimabile e la sua figura continua a ispirare generazioni di musicisti. La sua storia è un esempio di come la passione e la dedizione possano portare a risultati straordinari, e il suo esempio ci ricorda l’importanza di preservare e tramandare la tradizione musicale italiana.