Un’Italia che si racconta al mondo
L’Italia torna ad essere protagonista internazionale della cultura, dopo 36 anni, tornando come Ospite d’Onore alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, dal 16 al 20 ottobre 2024. Oltre 100 autori, 80 incontri, musica, mostre e un’attenzione particolare alle tradizioni enogastronomiche italiane, saranno i protagonisti di questa grande kermesse culturale. La lunga lista degli autori, svelata alla conferenza stampa di presentazione a Francoforte, comprende nomi di spicco della letteratura italiana, da Alessandro Baricco a Sandro Veronesi, da Melania Mazzucco a Giulia Caminito, da Gianrico Carofiglio a Chiara Valerio.
Il programma, curato dall’Associazione Italiana Editori, punta a presentare al mondo una panoramica completa della produzione letteraria italiana, con particolare attenzione alla narrativa contemporanea. Il Padiglione italiano, progettato dall’architetto Stefano Boeri, sarà un’affascinante ricostruzione di una Piazza italiana, con portici, colonne, gradinate e spazi aperti, che ospiterà incontri, eventi e mostre, tra cui la mostra “Sotto un cielo antico”, curata dal MiC, con le più grandi opere di arte antica appartenenti ai musei nazionali italiani, e la “Library of 600 books”, che raccoglierà 600 volumi tradotti dal tedesco all’italiano.
Polemiche sull’assenza di alcuni autori
L’annuncio del programma è stato accompagnato da alcune polemiche, legate all’assenza di alcuni nomi noti, come Roberto Saviano, Antonio Scurati, Alessandro Piperno e Paolo Giordano. Il commissario straordinario Mauro Mazza ha spiegato che le scelte sono state fatte in base a criteri di originalità e di rappresentazione di un panorama letterario variegato, dando voce ad autori meno noti ma altrettanto meritevoli.
“Abbiamo voluto dare voce a chi finora non la ha avuta, ad altri. Abbiamo dovuto necessariamente ridurre: molti chiamati, loculi degli eletti si dice nel Vangelo. Uno dei criteri, non il principale, è stato quello di scegliere autori le cui opere fossero integralmente originali”, ha spiegato Mazza. “Scurati era stato invitato e ha preferito non esserci”, ha aggiunto, “ma potrebbe essere invitato da editori tedeschi e venire”.
Anche Saviano “verrà invitato da case editrici tedesche”, come ha confermato Juergen Boos, presidente della Buchmesse. Piperno, ha spiegato Mazza, “ci sarebbe piaciuto averlo”, ma non potrà venire a Francoforte come Paolo Giordano.
Un’occasione per promuovere la cultura italiana
L’Italia torna a Francoforte con un programma ricco e variegato, che punta a promuovere la cultura italiana in tutte le sue sfaccettature. “L’Italia torna dopo trentasei anni con ‘Radici nel futuro’ come Nazione Ospite d’Onore alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, presentandosi con un Padiglione che richiama esplicitamente uno dei luoghi simbolici dell’identità italiana: la piazza”, ha sottolineato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Il confronto plurale, l’incontro di idee e lo scambio di opinioni che porta alla crescita civile, sociale e culturale della comunità sono ben rappresentati in questa sintesi espositiva immaginata dall’architetto Stefano Boeri, dove verrà accolta la partecipazione italiana”, ha aggiunto.
“La piazza è per sua natura un luogo aperto, imprevedibile. Al centro c’è uno spazio che può ospitare eventi variegati circondato da 33 colonne e poi stanze destinate ad altri eventi”, ha spiegato Boeri. Tra gli eventi, oltre agli incontri con gli autori, ci saranno mostre dedicate a Machiavelli e Aldo Manuzio, e tanta musica, con un concerto ogni sera, con omaggi a Puccini a cento anni dalla morte, a Verdi e ad Ambrogio Sparagna. Il 19 ottobre ci sarà l’atteso concerto del trio ‘Il Volo’ nella Festhalle.
Un’occasione per unire le culture
La partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse rappresenta un’occasione importante per promuovere la cultura italiana nel mondo, ma anche per favorire il dialogo tra culture diverse. “Mi piacerebbe che la presenza dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse riuscisse a far passare il messaggio che la cultura unisce, non uniforma. Una cultura che deve unire anche in una Europa che fatica a sentirsi punto di unione di culture diverse”, ha spiegato Mazza.
L’Italia torna a Francoforte con un programma ricco e ambizioso, che punta a rappresentare al meglio la ricchezza e la vitalità della cultura italiana. Un’occasione per scoprire nuovi autori, nuovi libri e nuove storie, e per riscoprire il valore della cultura come strumento di dialogo e di unità.
Un’occasione per rilanciare la cultura italiana
La partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte è un’opportunità importante per promuovere la cultura italiana nel mondo. La scelta di dare spazio ad autori meno noti, pur suscitando polemiche, è un segnale positivo di apertura e di attenzione alla diversità. Il programma, ricco di eventi e di iniziative, punta a coinvolgere un pubblico ampio e variegato, offrendo un’esperienza completa e coinvolgente. L’obiettivo è quello di rilanciare la cultura italiana come un valore fondamentale per la società e per il futuro.