Rinviato il processo per la morte di Davide Rebellin
Il processo per la morte di Davide Rebellin, il campione di ciclismo investito e ucciso a Montebello Vicentino il 30 novembre 2022, è stato rinviato a causa delle gravi condizioni di salute del camionista tedesco Wolfgang Rieke. La prima udienza dibattimentale, che doveva tenersi oggi a Vicenza per discutere le perizie sulla tragedia, è stata posticipata a fine giugno, in attesa di capire lo stato di salute dell’imputato e come fare per proseguire il processo che lo vede imputato per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga.
Le condizioni di Rieke
Il 64enne Rieke è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di neurologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Il grave malore lo ha colpito all’interno di un bar giovedì scorso, nell’ora di permesso che gli è concessa dagli arresti domiciliari, misura che sta scontando in un appartamento del Trevigiano in attesa della conclusione del processo.
Il rigetto del patteggiamento
Lo scorso 11 marzo il giudice Filippo Lagrasta aveva rigettato il patteggiamento (3 anni e 11 mesi) avanzato dai legali di Rieke, Enrico Ambrosetti e Andrea Nardin. Una richiesta definita inammissibile, e che ha quindi dato l’avvio al dibattimento. La volontà, spiegano i legali – sperando nella guarigione del camionista che sarà trasferito in una struttura riabilitativa – è comunque quella di definire il processo entro l’estate.
Le aggravanti a carico di Rieke
A pesare sulla posizione giudiziaria di Rieke è stata anche l’aggravante della fuga. Dopo aver investito Rebellin, infatti, l’uomo era rimasto circa 15 minuti a pochi metri dal corpo esanime del campione, preoccupandosi solamente di cancellare le tracce di sangue più evidenti. Tornato a casa, in Germania, attraverso strade secondarie per non essere individuato, Rieke aveva sostituito il rimorchio e lavato il mezzo con un potente detersivo per eliminare ogni segno dell’impatto. A inchiodarlo erano state le immagini di sorveglianza della zona, scandagliate fotogramma per fotogramma dagli investigatori. Sapendo di essere stato individuato, il 25 agosto scorso si era presentato spontaneamente al Brennero ed era stato portato in carcere a Vicenza dove è rimasto sino a pochi giorni fa, per essere ristretto ai domiciliari, con il braccialetto elettronico.
Considerazioni
La tragedia che ha visto la morte di Davide Rebellin è un evento che ha sconvolto il mondo dello sport e non solo. Il rinvio del processo a causa delle gravi condizioni di salute del camionista Wolfgang Rieke solleva interrogativi sul futuro del processo e sulla possibilità di ottenere giustizia per la famiglia del campione. La vicenda sottolinea l’importanza della sicurezza stradale e della responsabilità di ogni conducente. La fuga di Rieke, dopo l’incidente, aggrava la sua posizione e dimostra una mancanza di rispetto per la vita umana. È fondamentale che il processo venga portato avanti con la massima attenzione e che si arrivi a una sentenza che faccia giustizia per la memoria di Davide Rebellin e per la sua famiglia.