Le forze dell’ordine, le più colpite durante le manifestazioni
Secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, le forze di polizia sono quelle che riportano il maggior numero di feriti durante gli scontri nelle manifestazioni di piazza. Nel 2023, 120 agenti sono rimasti feriti, a fronte di 64 manifestanti. Dall’inizio dell’anno, si registrano 115 feriti tra le forze dell’ordine e 41 tra i partecipanti.
“Il compito delle Forze di polizia nei complessi scenari in cui sono chiamate ad agire – osserva Piantedosi – va, quindi, sostenuto con fiducia e senza pregiudizi, assicurando loro la possibilità di operare con la necessaria serenità, condizione imprescindibile per gestire i rischi legati a quei contesti anche nell’interesse dei manifestanti pacifici e dei loro diritti costituzionalmente garantiti”.
Bodycam e trasparenza
Piantedosi ha anche affrontato il tema dell’identificazione del personale di polizia durante i servizi di ordine pubblico, ricordando che nell’ordinanza di servizio viene indicato il funzionario responsabile della direzione del servizio e quelli addetti ai singoli settori di impiego. Inoltre, dal gennaio 2022, il personale dei reparti inquadrati è dotato di bodycam, uno strumento utile per documentare gli accadimenti e identificare gli agenti intervenuti.
“Identificazione alla quale, lo ricordo, nessun operatore si è mai sottratto, contribuendo, anzi, in modo volontario, come avvenuto a seguito dei noti fatti di Pisa”.
Piantedosi ha sottolineato che le bodycam sono sottoposte a stringenti indicazioni relative ai dati sensibili, prescritte dall’Autorità per la privacy, al fine di tutelare i diritti delle persone riprese. “Quest’anno sono state svolte 6.429 manifestazioni di rilievo, oltre il 30% in più rispetto al 2023, durante le quali è stata garantita a tutti la libera espressione del pensiero, registrandosi, tra l’altro, solo nel 2,3% dei casi qualche criticità per l’ordine pubblico”, ha aggiunto il ministro.
Tutela degli operatori di polizia
Piantedosi ha respinto le accuse di un clima vessatorio e anticostituzionale nei confronti dei manifestanti, ricordando che “abbiamo tutti un debito di riconoscenza e di gratitudine nei confronti delle donne e degli uomini in divisa che, per adempiere ai loro doveri e per garantire i nostri diritti, sono quotidianamente esposti ad aggressioni, minacce e violenze messe in atto da chi ha l’unico obiettivo di non rispettare le leggi e di provocare disordini”.
Per questo, ha aggiunto, “nel disegno di legge del Governo in materia di sicurezza, attualmente all’esame di questo ramo del Parlamento, ho fortemente voluto specifiche norme dedicate alla tutela degli operatori di polizia durante lo svolgimento dei loro compiti”.
La complessità della gestione delle manifestazioni
La gestione delle manifestazioni di piazza è un compito complesso che richiede un delicato equilibrio tra il diritto alla libera espressione del pensiero e la necessità di mantenere l’ordine pubblico. Le dichiarazioni del ministro Piantedosi evidenziano la difficoltà di questo compito, con le forze dell’ordine che si trovano spesso ad affrontare situazioni di rischio e violenza. È importante che l’operato delle forze dell’ordine sia svolto con professionalità e rispetto dei diritti di tutti, e che le bodycam siano utilizzate in modo trasparente e responsabile, garantendo la tutela della privacy di tutti gli interessati.