L’esposto dell’Enpa
L’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha presentato un esposto alla Procura di Trento per la morte di un orsetto bianco sul Monte Bondone. L’associazione denuncia un grave comportamento omissivo da parte della Provincia autonoma di Trento, che avrebbe abbandonato l’animale in difficoltà senza fornirgli il necessario soccorso veterinario. Secondo l’Enpa, l’orsetto, segnalato da un escursionista in grave difficoltà, sarebbe deceduto dopo un’agonia protrattasi per tre giorni. L’associazione ritiene che la Provincia avrebbe dovuto intervenire tempestivamente, affidando l’assistenza dell’animale a un veterinario esperto in grandi carnivori, come previsto dalla normativa vigente.
La violazione della legge 157/92
L’Enpa sostiene che la morte dell’orsetto bianco configura una chiara violazione della legge 157/92, articolo 4, che stabilisce l’obbligo di prestare il dovuto soccorso agli animali in difficoltà. L’associazione ritiene che la Provincia avrebbe dovuto intervenire per garantire la sopravvivenza dell’animale, anche attraverso l’intervento di un veterinario specializzato. L’omissione di soccorso, secondo l’Enpa, costituirebbe un reato punibile ai sensi della legge.
L’aspetto etico
Oltre all’aspetto legale, l’Enpa sottolinea anche l’aspetto etico della vicenda. L’associazione considera inaccettabile che un essere vivente in difficoltà, come l’orsetto bianco, sia stato lasciato a morire senza alcun supporto veterinario. L’Enpa definisce la morte dell’animale come un atto di crudeltà, sottolineando la necessità di garantire il rispetto e la dignità degli animali in difficoltà.
Considerazioni
La vicenda dell’orsetto bianco sul Monte Bondone solleva importanti questioni relative alla tutela degli animali in difficoltà e al ruolo delle autorità nella gestione di situazioni di questo tipo. L’Enpa, con il suo esposto alla Procura, chiede chiarezza e responsabilità, sottolineando l’importanza di garantire il rispetto della legge e dei principi etici nei confronti degli animali. La Procura di Trento dovrà ora valutare le accuse dell’Enpa e determinare se ci sono elementi sufficienti per aprire un’indagine. Questo caso rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo della società nella protezione degli animali e sulla necessità di garantire che le autorità agiscano in modo responsabile ed efficace in situazioni di emergenza.