Export in crescita, trainato dai beni di consumo
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato i dati relativi all’interscambio commerciale italiano con i paesi extra Ue27 per il mese di aprile 2024. I risultati mostrano un trend positivo per le esportazioni, con un aumento congiunturale del +3,4%, mentre le importazioni registrano una lieve diminuzione (-0,6%).
L’incremento dell’export è dovuto soprattutto alle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+7,5%) e beni strumentali (+5,8%). In particolare, le vendite di beni di consumo non durevoli, che comprendono prodotti alimentari, bevande e abbigliamento, hanno beneficiato della ripresa della domanda globale dopo la pandemia. Anche le vendite di beni strumentali, che includono macchinari e attrezzature, hanno registrato un aumento significativo, grazie alla ripresa degli investimenti in infrastrutture e industria.
Dal lato dell’import, si registrano riduzioni congiunturali per tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni intermedi (+2,3%) e strumentali (+0,5%). La diminuzione dell’import è dovuta principalmente alla contrazione degli acquisti di energia (-24,6%), che ha subito un forte calo a seguito delle politiche di diversificazione energetica e della riduzione dei prezzi del petrolio.
Dinamica congiunturale e tendenziale dell’export
La dinamica congiunturale e tendenziale dell’export verso i paesi extra Ue è condizionata da operazioni di elevato impatto (cantieristica navale) registrate nei mesi di aprile 2024 e 2023. Al netto di queste, il profilo di crescita è più contenuto su base mensile (+0,9%), più marcato su base annua (+15,2%).
Nel trimestre febbraio-aprile 2024, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,6%; l’incremento riguarda tutti i raggruppamenti. Nello stesso periodo, l’import registra un aumento dell’1,5%, cui contribuiscono principalmente i maggiori acquisti di beni intermedi (+7,5%).
Export in forte crescita su base annua
Su base annua, l’export sale del 12,9% (era -5,0% a marzo 2024), trainata in particolare dal marcato aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+56,1%) e non durevoli (+23,1%).
L’import registra una flessione tendenziale del 3,6%, quasi totalmente dovuta alla contrazione degli acquisti di energia (-24,6%).
Un segnale positivo per l’economia italiana
I dati Istat sull’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 forniscono un segnale positivo per l’economia italiana. La crescita dell’export, soprattutto nel settore dei beni di consumo, dimostra la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali. Tuttavia, è importante monitorare l’andamento dei prezzi dell’energia, che potrebbe influenzare negativamente la crescita economica italiana in futuro.