Un simulatore per cercare oceani sotto i ghiacci
L’Università Roma Tre è pronta a dare il via a un progetto ambizioso: la costruzione di un simulatore per studiare le onde radar che saranno utilizzate per confermare la presenza di oceani sotto i ghiacci delle lune di Giove e Saturno. Il progetto, guidato dalla ricercatrice Elena Pettinelli, è finanziato dall’European Research Council con 3,2 milioni di euro per 5 anni e si inserisce nell’ambito delle missioni spaziali Juice e Europa Clipper, in partenza per studiare le lune di Giove e Saturno. “Negli ultimi 25 anni la nostra visione del Sistema Solare è cambiata moltissimo: ora sappiamo che le lune di Giove e Saturno hanno un oceano interno”, ha spiegato Pettinelli all’ANSA, sottolineando l’importanza di queste missioni per capire le condizioni di abitabilità di questi corpi celesti e per cercare eventuali forme di vita primordiali. “Serve anche una conferma della presenza di acqua – ha aggiunto – e bisogna capire quanto l’acqua è profonda e se risale attraverso il ghiaccio.”
La missione Juice e il radar Rime
La missione Juice, lanciata nell’aprile 2023, è diretta a Giove e alle sue lune Europa, Ganimede e Callisto. La ricercatrice Pettinelli partecipa alla missione per quanto riguarda l’uso del radar Rime, destinato a scandagliare i ghiacci in cerca dell’acqua nascosta. Le ricerche con il radar saranno al centro della costruzione di un ricambio generazionale, grazie al progetto finanziato dall’European Research Council. “Servono infatti misure preliminari di laboratorio per capire come le onde del radar si propagherebbero a seconda delle caratteristiche del ghiaccio e per poter vedere l’acqua”, ha spiegato Pettinelli. Ed è per questo che a Roma Tre si prepara un piccolo simulatore: “stiamo allestendo l’area in cui fare il laboratorio.”
Un’opportunità per le future generazioni di ricercatori
Il progetto del simulatore rappresenta un’opportunità unica per formare una nuova generazione di ricercatori. “Con il rettore, abbiamo pensato di utilizzare queste missioni per formare una generazione futura di ricercatori”, ha detto Pettinelli. Il progetto, infatti, prevede la formazione di giovani scienziati che potranno lavorare con le tecnologie più avanzate per la ricerca spaziale. Il simulatore sarà un laboratorio fondamentale per studiare le caratteristiche dei ghiacci e per capire come le onde radar si propagano al loro interno. Le informazioni raccolte saranno fondamentali per interpretare i dati che saranno raccolti dalle missioni Juice e Europa Clipper, e per rispondere a una delle domande più affascinanti della scienza: esiste la vita su altri pianeti?
Un passo avanti nella ricerca di vita extraterrestre
La costruzione di questo simulatore rappresenta un passo avanti importante nella ricerca di vita extraterrestre. La possibilità di studiare le onde radar in condizioni controllate ci permetterà di interpretare meglio i dati raccolti dalle missioni spaziali e di avvicinarci alla risposta alla domanda se esistono altre forme di vita nell’universo. Questo progetto è un esempio di come la scienza stia spingendo sempre più in là i confini della conoscenza, aprendo nuove frontiere per la ricerca e per l’umanità.