Un’Italia sempre più verde: il boom del solare fotovoltaico
L’Italia sta compiendo passi decisivi verso un futuro energetico più sostenibile, come dimostra la 19ª edizione del rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente. Il 2023 ha visto un’impennata nell’adozione del solare fotovoltaico, con ben 7.860 comuni (+560 rispetto al 2022) che hanno scelto questa fonte di energia pulita. La potenza totale installata ha raggiunto i 30,2 Gigawatt, con un incremento di oltre 5 Gw in un solo anno, trainato soprattutto dalla realizzazione di piccoli impianti.
Tra le grandi città, Roma si conferma leader con 4.890 impianti solari e 32,05 Mw di potenza installata, seguita da Padova (1.918 impianti e 15,03 Mw) e Ravenna (1.519 impianti e 11,07 Mw). Questi dati evidenziano una forte spinta verso l’autoproduzione di energia pulita, con i cittadini e le aziende che sempre più scelgono di investire in soluzioni sostenibili.
L’eolico: una crescita più lenta ma costante
Mentre il solare fotovoltaico registra un’esplosione, l’eolico, seppur in crescita, procede a un ritmo più lento. Ad oggi, 1.043 comuni utilizzano l’energia eolica, che copre il 7,6% del fabbisogno energetico elettrico del Paese. Nel 2023 sono stati realizzati 101 nuovi impianti, coinvolgendo 61 comuni principalmente in Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
La crescita più lenta dell’eolico potrebbe essere legata a diversi fattori, come la complessità delle procedure autorizzative e la presenza di vincoli paesaggistici e ambientali. Tuttavia, è importante sottolineare che l’eolico rimane una fonte di energia pulita e sostenibile, che può contribuire in modo significativo alla transizione energetica del Paese.
Idroelettrico e biomassa: un contributo costante
L’idroelettrico continua a rappresentare una fonte di energia importante in Italia, con 1.971 comuni (+398 rispetto al 2022) che hanno almeno un impianto per la produzione di energia elettrica da questa tecnologia. Nel 2023 sono stati realizzati 72 nuovi impianti, di cui uno solo di grandi dimensioni, che hanno coinvolto 68 comuni, con un incremento di 30,89 Mw.
Anche la biomassa registra una crescita, seppur lieve, con 1.680 comuni (+29 rispetto al 2022) che utilizzano impianti a biomassa. Questa fonte di energia, derivata da materiale organico, offre un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Geotermia: in attesa di nuovi impianti
La geotermia, fonte di energia rinnovabile che sfrutta il calore della Terra, al momento non registra nuovi impianti. Tuttavia, è in attesa della realizzazione di impianti a media entalpia già autorizzati, che promettono di contribuire in modo significativo alla produzione di energia pulita e sostenibile.
La geotermia rappresenta una fonte di energia pulita e affidabile, con un potenziale ancora inespresso in Italia. La realizzazione di nuovi impianti potrebbe portare a un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 e contribuire alla sicurezza energetica del Paese.
Le Comunità energetiche rinnovabili e solidali: un futuro promettente
Oltre alla crescita delle rinnovabili, il rapporto di Legambiente evidenzia anche il crescente interesse per le Comunità energetiche rinnovabili e solidali. Queste comunità, composte da cittadini, aziende o enti pubblici, si uniscono per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili, promuovendo la sostenibilità e la solidarietà.
Legambiente e il Gruppo Met hanno premiato le prime Comunità energetiche rinnovabili e solidali, sia realizzate che in fase di progetto, riconoscendo l’importanza di questo modello di collaborazione per la transizione energetica. La creazione di queste comunità rappresenta un passo importante verso un futuro energetico più sostenibile e democratico, in cui i cittadini diventano protagonisti attivi nella produzione e nella gestione dell’energia.
Un futuro energetico sostenibile
L’Italia sta dimostrando un forte impegno verso un futuro energetico più sostenibile, con un’adozione sempre più diffusa delle energie rinnovabili. Il boom del solare fotovoltaico è un segnale incoraggiante, che dimostra la crescente sensibilità dei cittadini e delle aziende verso le soluzioni sostenibili. Tuttavia, è importante non trascurare lo sviluppo di altre fonti rinnovabili, come l’eolico, l’idroelettrico e la geotermia, per garantire un mix energetico diversificato e resiliente. La creazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali rappresenta un passo importante verso un futuro energetico più democratico e partecipativo, in cui i cittadini diventano protagonisti attivi nella produzione e nella gestione dell’energia.