Il nucleare per la decarbonizzazione dell’acciaio: la proposta di Danieli
Il Gruppo Danieli, leader mondiale nella produzione di impianti siderurgici, ha espresso la sua convinzione che l’energia nucleare sia “imprescindibile” per raggiungere la vera decarbonizzazione dell’industria dell’acciaio. Giacomo Mareschi Danieli, Ceo del gruppo, ha proposto l’utilizzo di mini impianti nucleari modulari per acciaierie in tutto il mondo. “Se togliessimo il carbone, al momento non basterebbe tutta l’energia rinnovabile del mondo per soddisfare il fabbisogno energetico del mondo dell’acciaio”, ha affermato Mareschi. “Quindi il nucleare è importantissimo. E anche in Italia, al livello del legislatore si comincia a parlare di questa soluzione, speriamo che tra qualche quinquennio si possa realizzare anche in questo Paese.”
L’importanza dell’energia pulita e il ruolo del rottame
Alessandro Brussi, presidente ad interim del Gruppo Danieli, ha sottolineato l’impegno del gruppo nell’utilizzo di energia pulita per la produzione di acciaio. “Al momento per noi non sussiste un problema per l’approvvigionamento di rottame”, ha detto Brussi. “Ma se domani dovesse registrarsi, si può sopperire utilizzando il ferro preridotto, ossia bisogna togliere l’ossigeno dal ferro con impianti di riduzione che producono materie prime e con il rottame possono essere usate nel forno elettrico, che è a emissioni zero.”
Le richieste di Danieli all’Europa per la decarbonizzazione
Camilla Benedetti, presidente di Acciaierie Bertoli Safau e vicepresidente di Danieli, ha espresso le richieste del mondo dell’acciaio all’Europa in merito alle politiche per la decarbonizzazione. “Le aziende affrontano costi legati alla decarbonizzazione”, ha detto Benedetti. “All’Ue chiediamo soprattutto di facilitare e snellire i processi, mantenendoli rigorosi, di allocare le risorse in modo responsabile, capire quali sono gli investimenti, aiutare in modo consistente le aziende, e non solo finanziariamente, ad affrontare queste sfide.”
Il nucleare e le sfide della decarbonizzazione
La proposta di Danieli di utilizzare il nucleare per la decarbonizzazione dell’industria dell’acciaio è un’idea interessante che solleva importanti questioni. Da un lato, il nucleare è una fonte di energia a basse emissioni di CO2, che potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impronta di carbonio del settore siderurgico. Dall’altro lato, il nucleare è una tecnologia complessa e costosa, che solleva preoccupazioni in termini di sicurezza e gestione dei rifiuti nucleari. Sarà interessante vedere come la proposta di Danieli verrà accolta dal settore e dalle autorità competenti, e se si riuscirà a superare le sfide tecniche e politiche che si presentano.