Un’eredità multiforme
Lina Bo Bardi, nata a Roma nel 1914, è stata una figura poliedrica che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale e architettonico del Brasile, suo Paese d’adozione. Non solo un’architetto di talento, ma anche una designer, una museografa, una giornalista e un’attivista, Bo Bardi ha incarnato un’intelligenza vivace e multiforme, che si è espressa in diverse forme creative.
Per celebrare il 110° anniversario dalla sua nascita, l’Istituto Bardi a San Paolo ha organizzato un ciclo di nove conferenze, che si svolgeranno fino a dicembre, dedicate alla sua eredità multiforme.
Ogni incontro, che si terrà ogni domenica alle 11:00 nella Casa di Vetro, l’iconica residenza dei coniugi Bardi nel quartiere di Morumbì, offrirà un nuovo sguardo sulla ricchezza intellettuale di Lina Bo Bardi, con la partecipazione di ricercatori, autori e partner dell’architetto.
“E’ la prima volta che l’Istituto Bardi organizza un ciclo di incontri su Lina della durata di un anno”, afferma Ruth Verde Zein, curatrice del ciclo insieme a Renato Anelli, Eduardo Della Manna e al biografo Francesco Perrotta-Bosch.
Un’architetta che ha lasciato il segno
L’opera di Lina Bo Bardi è caratterizzata da un’attenzione particolare alle esigenze sociali e culturali del Brasile. Tra le sue opere più celebri si ricordano il Museo d’arte di San Paolo (Masp), il centro sociale Sesc-Pompeia e la Casa di Vetro. Tuttavia, la sua produzione è molto più vasta e articolata, e comprende edifici che sono entrati nella storia dell’architettura brasiliana, come il Museo d’arte moderna di Bahia, il teatro Gregorio de Mattos e il Palacio das Indústrias, sede del Comune di San Paolo negli anni Novanta.
Il ciclo di conferenze offrirà l’opportunità di approfondire diversi aspetti della sua produzione, con un focus particolare sui suoi primi passi in Brasile, sul suo lavoro con il Masp e sulla sua opera a Bahia.
Un viaggio nella mente di Lina Bo Bardi
Il primo incontro del ciclo, che si terrà il 23 giugno, sarà dedicato ai primi passi di Lina Bo Bardi in Brasile, mentre il 28 luglio si parlerà del suo lavoro con il Masp. Ad agosto, invece, sarà la volta della sua opera a Bahia.
Questo ciclo di conferenze rappresenta un’occasione unica per conoscere più da vicino la vita e l’opera di Lina Bo Bardi, una figura di grande rilevanza per l’architettura e la cultura del Brasile. Un’eredità che continua a ispirare e ad affascinare, a distanza di anni dalla sua scomparsa.
Un’eredità che continua a ispirare
La vita e l’opera di Lina Bo Bardi rappresentano un esempio di come l’architettura possa essere uno strumento di trasformazione sociale e culturale. La sua capacità di integrare le esigenze del contesto locale con un approccio innovativo e creativo ha lasciato un segno indelebile nel panorama architettonico brasiliano. Il ciclo di conferenze organizzato dall’Istituto Bardi è un’iniziativa lodevole, che contribuisce a mantenere viva la memoria di questa straordinaria artista e a far conoscere la sua eredità a un pubblico sempre più ampio.