Borse asiatiche in rialzo: Tokyo +0,66%, Seul +1,32%
Le principali borse di Asia e Pacifico hanno avviato la settimana con un trend positivo, alimentato dalla fiducia degli investitori su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed e delle altre banche centrali entro l’anno. La spinta arriva dall’inflazione americana in linea con le stime, annunciata lo scorso 15 maggio.
Tokyo ha guadagnato lo 0,66%, Taiwan l’1,11%, Seul l’1,32% e Sidney lo 0,79%. Ancora aperte Hong Kong (+1,22%), Shanghai (+0,9%), Mumbai (+0,59%) e Singapore (+0,12%).
Future europei contrastati, dollaro stabile
Contrastati i future sull’Europa, oggi a ranghi ridotti per la chiusura festiva di Londra in concomitanza con quella di Wall Street.
Stabile il dollaro a 0,82 euro e 0,78 sterline, mentre si rafforza lo yen a 156,84 sul biglietto verde.
Differenziale Btp-Bund in calo, greggio in rialzo
In calo a 130 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 0,6 punti al 3,87% e quello tedesco di 0,4 punti al 2,58%.
Sul fronte delle materie prime sale il greggio (Wti+0,36% a 78 dollari al barile), inverte la rotta il gas naturale (+0,89% a 34,43 euro al MWh), che si riporta sopra i 34 euro, e cresce pure l’oro (+0,14% a 2.349,58 dollari l’oncia).
Tokyo: Sprint degli assicurativi, Toyota e Suzuki in luce
Sulla piazza di Tokyo sprint degli assicurativi Tokyo Marine Holdings (+3,66%) e Ms&Ad Insurance Group (+3,58%), spinti dall’incremento di valore dei portafogli titoli.
In luce anche gli automobilistici Toyota (+1,68%) e Suzuki (+1,34%), nonostante il rafforzamento dello yen sul dollaro.
Un’apertura positiva per le borse asiatiche
L’apertura positiva delle borse asiatiche è un segnale incoraggiante per gli investitori, soprattutto in un contesto di incertezza economica globale. La fiducia sui tassi, alimentata dalle ultime indicazioni sull’inflazione americana, potrebbe favorire un clima di maggiore ottimismo nei mercati finanziari. Tuttavia, è importante ricordare che le condizioni economiche globali rimangono complesse e che le prospettive future non sono prive di rischi.