Un passo fondamentale per l’indipendenza spaziale europea
L’industria italiana, guidata da Thales Alenia Space, si posiziona in prima linea nello sviluppo di un veicolo spaziale cargo in grado di rientrare a Terra, un progetto strategico per garantire all’Europa un accesso indipendente e duraturo all’orbita bassa terrestre. Questo ambizioso progetto, frutto di un contratto da 25 milioni di euro con l’Agenzia Spaziale Europea, rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un servizio completo di consegna del carico da e verso le stazioni spaziali entro il 2028. L’obiettivo è quello di creare un sistema di trasporto spaziale autonomo e affidabile, che consenta all’Europa di competere a livello internazionale e di sfruttare le opportunità commerciali dell’era post-Iss. Il progetto si inserisce in un contesto di crescente interesse per l’esplorazione spaziale e la creazione di nuove infrastrutture in orbita terrestre bassa. L’Europa, con questo progetto, punta a consolidare la propria posizione di leader nel settore spaziale, garantendosi un ruolo chiave nel futuro sviluppo dell’economia spaziale.
Thales Alenia Space: un’eccellenza italiana nel settore spaziale
Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), si conferma un’eccellenza italiana nel settore spaziale, con una lunga esperienza nella realizzazione di moduli pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale e per la prossima stazione spaziale privata di Axiom Space. L’azienda ha già realizzato il 50% dei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale e sta lavorando alla costruzione dei moduli per l’Axiom Space e per la stazione spaziale Gateway per l’orbita lunare. Il contratto per lo sviluppo del veicolo cargo di rientro a Terra rappresenta un ulteriore riconoscimento della leadership italiana nel settore spaziale, aprendo nuove prospettive per la collaborazione internazionale e per la creazione di nuove tecnologie e competenze.
Un progetto ambizioso con una visione a lungo termine
Il progetto prevede lo sviluppo di un veicolo spaziale cargo in grado di rientrare a Terra, con la possibilità di evolversi in futuro per trasportare equipaggi in orbita terrestre bassa e per rientrare dalla stazione Gateway in orbita cislunare. L’obiettivo è quello di creare un sistema di trasporto spaziale versatile e flessibile, in grado di soddisfare le esigenze future dell’economia spaziale. Il progetto si avvale del supporto di Altec, joint venture tra Thales Alenia Space Italia (63,75%) e Agenzia Spaziale Italiana (36,25%), che sarà responsabile dello sviluppo del Segmento di Terra e degli sviluppi dell’infrastruttura di supporto per il recupero a terra. Il team industriale sarà ampliato con l’ingresso di nuove entità per massimizzare il coinvolgimento delle eccellenze esistenti all’interno dell’industria europea e per garantire la più efficace esecuzione del progetto.
La roadmap per il futuro: una collaborazione internazionale
Il programma prevede una fase 1 della durata di due anni (giugno 2024-giugno 2026) durante la quale Thales Alenia Space, con la partecipazione di Altec, svilupperà il servizio mediante il consolidamento del piano economico-finanziario e il coinvolgimento preliminare di investitori e potenziali clienti. In questa fase, verrà effettuato un primo sviluppo del veicolo spaziale, con particolare attenzione ai requisiti, alle architetture, alla maturazione tecnologica e alle attività di eliminazione dei rischi. La firma del contratto con l’Esa è avvenuta in occasione del Consiglio spaziale di Bruxelles, durante il quale sono stati annunciati altri progetti importanti, tra cui la firma della ‘Carta zero detriti’ da parte di 12 Paesi europei e l’assegnazione ad Airbus UK di un contratto per la realizzazione del veicolo della missione europea Vigil.
Un futuro promettente per l’industria spaziale italiana
L’assegnazione del contratto per lo sviluppo del primo veicolo cargo europeo di rientro a Terra rappresenta un passo fondamentale per l’industria spaziale italiana, consolidando il ruolo di leader dell’Italia nel settore. Il progetto apre nuove prospettive per la collaborazione internazionale e per la creazione di nuove tecnologie e competenze, offrendo un contributo significativo alla crescita economica e all’innovazione del Paese.