Un intreccio di storie: l’architettura, la famiglia e il cinema
Casa Papanice, progettata dall’architetto Paolo Portoghesi e dall’ingegner Vittorio Gigliotti nel 1967 per l’imprenditore Pasquale Papanice, è un edificio che racchiude in sé un intreccio di storie personali e artistiche. La casa, realizzata nel 1968, fu immediatamente apprezzata da Ettore Scola, che la scelse come set per il suo film “Dramma della gelosia”, con Marcello Mastroianni e Monica Vitti. La storia di Casa Papanice è raccontata nel libro “Casa Papanice”, edito da Amazon, scritto da Edmondo Papanice, nipote del primo proprietario. Il libro è stato presentato a Bari, nella sede della Rai della Puglia, dall’autore insieme al caporedattore del Tgr Puglia, Giancarlo Fiume.
“Il libro – racconta Papanice – parte appunto da questo incontro di più persone, di eventi e di accadimenti. La casa è determinante anche per la mia storia personale perché se non ci fosse stata io non sarei stato adottato e non sarei italiano. È una delle opere più famose di Paolo Portoghesi, e nell’ultimo evento cui ha partecipato, un mese prima di morire a Roma, egli stesso disse che non aveva mai incontrato un committente così ‘che mi ha dato carta bianca’”. “Ci tenevo a presentare questo libro anche a Bari perché – spiega Papanice – questa città è stata toccata da Portoghesi con il restauro del Teatro Kursaal, ed è una città fortunata”.
Con Casa Papanice Portoghesi si è espresso in piena libertà e la casa “ha affascinato registi e attori, la foto di Monica Vitti nel film di Scola affacciata alle canne ha fatto il giro del mondo”. Ma anche Fellini volle visitarla e la definì “l’essenza del mio cinema” e poi Emilio Miraglia che l’ha usata come set anche con Edwige Fenech. “Una casa che all’epoca riscosse un successo planetario grazie proprio al cinema. Ma poi con la morte del nonno – racconta l’autore – la casa è stata venduta perché se ne facesse un ente di cultura. Le cose sono andate bene con il primo acquirente l’editore Renato Giunti, ma poi passa di proprietà all’ambasciata di Giordania ed è stata modificata nella facciata e sta deperendo”.
Un appello per la salvaguardia di un’icona architettonica
Tramite il libro, Papanice ha ricostruito la storia della sua famiglia e di un edificio iconico, ma rilancia anche la speranza che questa diventi una storia di riscatto e che la casa venga restaurata così come aveva chiesto Portoghesi prima della sua morte. “Mi auguro che ci sia una presa di posizione del ministro della Cultura e degli Esteri e che ci sia un confronto e un dialogo per chiarire l’importanza di questo edificio che fa parte del patrimonio storico architettonico del nostro paese – dice – E mi auguro che questa casa riesca ad essere il simbolo della rivincita di tutte le grandi opere del Novecento che sono state ingiustamente trascurate e private della loro dignità artistica e culturale”.
Casa Papanice è un esempio di come l’architettura possa essere un punto di incontro tra arte, storia e società. La casa rappresenta un’icona dell’architettura postmoderna, un periodo in cui si sperimentavano nuove forme e nuovi linguaggi architettonici. L’opera di Portoghesi è caratterizzata da un’attenzione particolare ai dettagli, alla luce e alla spazialità, elementi che si ritrovano in modo evidente in Casa Papanice. La casa è stata oggetto di studi e analisi da parte di critici e storici dell’architettura, e rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di architettura moderna.
La casa, oggi di proprietà dell’ambasciata di Giordania, è in uno stato di abbandono e necessita di un intervento di restauro urgente. La sua salvaguardia è fondamentale per preservare un pezzo importante della storia dell’architettura italiana e per garantire che le future generazioni possano ammirare e apprezzare questa opera unica.
Un patrimonio culturale da tutelare
Casa Papanice è un esempio di come l’architettura possa essere un punto di incontro tra arte, storia e società. La sua salvaguardia è fondamentale per preservare un pezzo importante della storia dell’architettura italiana e per garantire che le future generazioni possano ammirare e apprezzare questa opera unica. L’appello di Edmondo Papanice per il restauro di Casa Papanice è un invito a riflettere sull’importanza di tutelare il nostro patrimonio culturale, non solo per il suo valore storico e artistico, ma anche per il suo ruolo nella vita sociale e culturale della nostra società.