Un museo per ricordare e per educare
Centinaia di persone hanno assistito ieri sera all’inaugurazione di MuST23, il nuovo museo dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, situato nell’ex stazione ferroviaria di Capaci. Il museo, che si sviluppa in cinque container, propone un’esperienza immersiva con realtà virtuale, monitor con le parole di Giovanni Falcone, una mostra fotografica dell’ANSA su Falcone e Borsellino e un polo di fruizione culturale permanente con bookstore curato da Feltrinelli.Dario Riccobono, direttore responsabile di MuST23, ha sottolineato il suo essere profondamente uno “spazio di fruizione culturale permanente al servizio della comunità di Capaci e non solo”.
Ospiti illustri e parole di impegno
Tra gli ospiti della serata, il regista e autore Pif, l’attore e regista teatrale Davide Enia, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, lo storico John Dickie, l’attrice Daria D’Aloia, con la moderazione del giornalista Rai, Salvatore Cusimano. Tra il pubblico, l’ex presidente del Senato, il magistrato Pietro Grasso e il procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo.”Al mafioso non devi chiedere neanche un bicchiere d’acqua, piuttosto si muore di sete – ha detto Pif -. Tutta la mentalità mafiosa va respinta, anche nelle sue sfumature più leggere; nella vita di tutti i giorni è difficilissimo essere impermeabili, ma ce la dobbiamo fare”.”E’ un momento in cui si afferma la legalità senza gli strumenti della repressione – ha sottolineato il procuratore Maurizio De Lucia che ha firmato con Salvo Palazzolo “La cattura” (Feltrinelli) – c’è qui una libreria che vale molto di più di una caserma o di un commissariato. Se c’è più spazio per la legalità, ce n’è meno per le mafie”.
L’esperienza immersiva di MuST23
L’ex presidente del Senato, il magistrato Pietro Grasso ha voluto indossare i visori per la realtà virtuale di MuST23, per “entrare” in autostrada dopo l’esplosione, ascoltare testimonianze, guardare immagini di repertorio. Un’esperienza che lo ha visibilmente commosso.”Non avevo mai visto il cratere così vicino, è come se fossi io sull’orlo – ha spiegato – . Si riapre una ferita terribile, io sarei dovuto essere su quella macchina; ricordo di aver pensato, mentre correvo in ospedale, ‘ci sono voluti centinaia di chili di esplosivo per fermarti, Giovanni'”.
Un progetto ambizioso con il supporto di diverse istituzioni
MuST23 è un progetto di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia con la direzione artistica di Davì Lamastra, finanziato da Invitalia, Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d’Italia, con il gratuito patrocinio del Comune di Capaci. Rai e ANSA hanno dato accesso ai loro materiali d’archivio.Il museo aprirà al pubblico dal 3 giugno, la libreria Feltrinelli ha già aperto ieri.
Un museo per il futuro
MuST23 rappresenta un’iniziativa importante per la memoria di Falcone e Borsellino, ma anche per l’educazione delle future generazioni. La scelta di utilizzare la realtà virtuale, un linguaggio accessibile e coinvolgente per i giovani, è un’idea brillante per rendere il museo un luogo di apprendimento interattivo e coinvolgente. Il progetto ha il potenziale per diventare un punto di riferimento per la lotta alla mafia e per la promozione della legalità, non solo a Capaci, ma in tutta Italia.