Un’opera scomparsa torna a vivere
Nel cuore di Firenze, la Basilica di Santa Croce custodisce un tesoro nascosto: un ciclo pittorico di Taddeo Gaddi, composto da 28 tavole raffiguranti le Storie di Cristo e di San Francesco. Realizzate tra il 1335 e il 1338, queste opere un tempo ornavano l’armadio della sagrestia, un vero e proprio capolavoro di arte gotica. Tuttavia, nel corso dei secoli, il ciclo è stato smembrato e disperso, con molte delle tavole oggi conservate presso la Galleria dell’Accademia.
Oggi, grazie a un progetto innovativo che unisce la Galleria dell’Accademia e l’Opera di Santa Croce, questo straordinario ciclo pittorico torna a vita. In occasione dell’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco, le due istituzioni hanno collaborato per realizzare una ricostruzione virtuale in 3D dell’armadio della sagrestia, ricomponendo le tavole di Gaddi nel loro contesto originale.
Un viaggio nel tempo
Il progetto, illustrato in un video disponibile sul canale digitale della Galleria dell’Accademia, offre un’esperienza immersiva nella storia dell’arte. Lo storico dell’arte Andrea Di Lorenzo e Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, guidano il pubblico attraverso le vicende storiche e critiche del ciclo pittorico. Le riprese, effettuate presso la sagrestia di Santa Croce e la Galleria dell’Accademia, sono accompagnate da una fedele ricostruzione virtuale in 3D del bancone e della sua spalliera, con le tavolette dipinte ricollocate al loro posto.
Grazie a questa tecnologia innovativa, il pubblico può ammirare l’armadio di Gaddi nella sua interezza, apprezzando la bellezza e la maestria dell’artista. La ricostruzione virtuale permette di immergersi nel contesto storico e artistico in cui l’opera è stata creata, offrendo una nuova prospettiva sul capolavoro del XIV secolo.
Un progetto di collaborazione e ricerca
La collaborazione tra la Galleria dell’Accademia e l’Opera di Santa Croce rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni culturali. Questo progetto, oltre a restituire al pubblico un’opera scomparsa, rappresenta un importante contributo alla ricerca scientifica. Lo studio e la ricerca dei rispettivi patrimoni artistici sono parte degli obiettivi che le due istituzioni si sono prefissate, come sottolinea la direttrice Hollberg.
La ricostruzione in 3D dell’armadio della sagrestia di Santa Croce rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un ciclo pittorico di grande valore storico e artistico. Il progetto dimostra come la tecnologia possa essere uno strumento prezioso per la valorizzazione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più ampio.
Un’esperienza immersiva
La ricostruzione virtuale dell’armadio di Taddeo Gaddi rappresenta un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per rendere accessibile e coinvolgente il patrimonio culturale. Grazie a questa esperienza immersiva, il pubblico può ammirare l’opera nella sua interezza, comprendendo il suo contesto storico e artistico. Questo progetto dimostra come la tecnologia possa essere uno strumento prezioso per la valorizzazione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più ampio.