Un comune in difficoltà
Grimacco, un comune di 300 abitanti e 21 frazioni inerpicate sui monti delle Valli del Natisone, in provincia di Udine, si prepara ad andare alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. La sindaca Eliana Fabello, giunta al terzo mandato, si trova a dover gestire da sola l’amministrazione comunale. Il comune è alle prese con una grave carenza di personale: non ci sono vigili urbani, non ci sono impiegati a disposizione, l’ufficio tecnico è vuoto e l’unica risorsa è un operaio che guida lo scuolabus.
Per svolgere le funzioni amministrative più semplici, come la contabilità, il comune si appoggia alla Comunità montana. Per la gestione dell’anagrafe, invece, ha stipulato convenzioni con altri comuni.
La situazione è così critica che la sindaca Fabello si trova a dover aprire e chiudere da sola le porte del municipio.
La richiesta di aiuto
Per uscire dall’impasse, il comune di Grimacco chiede un intervento dall’alto. “Occorre solo un intervento dall’alto che sburocratizzi alcuni passaggi e alleggerisca le procedure amministrative, che spesso sono un ostacolo per i piccoli comuni, specie montani”, sottolineano da Grimacco.
Il comune spera che la sua situazione possa essere presa in considerazione e che si possano trovare soluzioni per semplificare la vita amministrativa dei piccoli comuni, come Grimacco, che si trovano a dover affrontare sfide quotidiane con risorse limitate.
Il futuro dei piccoli comuni
La situazione di Grimacco è un esempio lampante delle difficoltà che affrontano i piccoli comuni, soprattutto quelli montani. La carenza di personale e la complessità delle procedure amministrative sono ostacoli che rendono difficile la gestione di questi territori.
E’ necessario trovare soluzioni per semplificare la vita amministrativa dei piccoli comuni, per garantire la loro sopravvivenza e per permettere ai loro abitanti di continuare a vivere in questi luoghi unici e preziosi.