Un’edizione ricca di spunti e di riflessioni
Il Festival dell’Economia di Trento, organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma, ha chiuso i battenti dopo quattro giorni di intense discussioni e dibattiti. L’edizione 2023, dedicata alle riflessioni sui dilemmi che attanagliano il mondo, ha visto la partecipazione di un numero record di personalità di spicco, tra cui cinque Premi Nobel, la premier Giorgia Meloni, ventidue ministri, la segretaria del Pd Elly Schlein, i segretari generali di Cgil e Uil, 80 relatori provenienti dal mondo accademico, 40 tra i più importanti economisti e 60 rappresentanti delle più importanti istituzioni europee e nazionali, tra cui il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni, imprenditori e manager di società italiane e multinazionali.
Tra i temi affrontati durante la rassegna: le tensioni geopolitiche, la crescita economica, le sfide del mercato del lavoro, la transizione energetica, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.
Il festival ha offerto un’occasione di confronto e di dialogo tra esperti, politici e cittadini, contribuendo a creare un’agenda comune per affrontare le sfide del futuro.
La giornata conclusiva: Orsini, Valditara, Fitto e Sangiuliano
La giornata conclusiva del Festival è stata caratterizzata dalla presenza di importanti figure istituzionali, tra cui il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, alla sua prima uscita pubblica dopo l’elezione.
Sono intervenuti anche il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara; il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Hanno partecipato anche José Manuel Campa, presidente dell’autorità bancaria europea, e Piero Cipollone, membro dell’executive board della Bce.
Il Festival dell’Economia: un’occasione di confronto e di dialogo
Il Festival dell’Economia di Trento si conferma un appuntamento di grande rilievo nel panorama italiano e internazionale, offrendo un’occasione preziosa per riflettere sulle sfide del presente e del futuro. La partecipazione di personalità di spicco del mondo politico, economico e accademico ha contribuito a rendere la rassegna un punto di riferimento per il dibattito pubblico, alimentando un confronto costruttivo e propositivo.
La scelta di dedicare l’edizione 2023 alle tensioni geopolitiche e alla crescita economica è stata particolarmente azzeccata, in un momento storico in cui il mondo è attraversato da profonde incertezze e instabilità.
Il Festival ha saputo offrire un’analisi approfondita di questi temi, con un occhio attento alle implicazioni per l’Italia e per l’Europa.
Spero che la prossima edizione del Festival possa continuare a fornire un contributo significativo al dibattito pubblico, offrendo una piattaforma di confronto e di dialogo tra esperti, politici e cittadini.